giovedì 11 dicembre 2008

mille e una notte

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SHAHRAZAD

Shahrazad è la famosa principessa che narra le fiabe delle “Mille e una Notte” conosciuta In Occidente col nome di Sherazad.La leggenda di Shahrazad è tuttora tramandata oralmente tra le donne arabe per rammentare quanto sia importante per una donna coltivare l’intuito, l’intelligenza e la furbizia per decidere del proprio destino in una società prettamente maschilista.

Il Re persiano Shahriyar aveva scoperto sua moglie nell’atto di tradirlo con uno schiavo: Mas’ud, e profondamente adirato, in un eccesso di gelosia e collera aveva tagliato la testa a entrambi. Ma l’omicidio non aveva placato la sua rabbia, così decise che la vendetta contro tutte le donne sarebbe stato il suo scopo di vita. Ordinò al Vizir, suo uomo di fiducia, che era anche il padre di Shahrazad di condurre alle sue stanze un vergine ogni notte. Lui l’avrebbe sposata, l’avrebbe posseduta e all’alba l’avrebbe uccisa. E così fece per tre lunghi anni, uccidendo migliaia di innocenti fanciulle. Il popolo insorse, augurandogli ogni malaugurio, e fuggendo portando via le poche fanciulle rimaste nell’infelice regno, finchè non restarono più fanciulle da sposare, tranne le due figlie del Vizir, Shahrazad e sua sorella Dunyazad.
La coraggiosa Shahrazad si offrì subito volontaria, parlando al padre disperato, e rassicurandolo sul fatto che lei avrebbe salvato non solo la vita della sorella,a ma anche quella delle altre fanciulle, e che il periodo di sangue sarebbe finito.
Il padre si oppose con tutte le forze, ma Shahrazad era convinta di avere un potere speciale che avrebbe curato l’anima in pena del sovrano. Il padre cedette e Shahrazad fu data in sposa al malvagio Re. Appena introdotta nella sua stanza da letto, la principessa iniziò a narrare una storia così deliziosa, ricca di particolari, e interessante, da incantare il Re, e la lasciò furbescamente in sospeso…Così il Re non potè sbarazzarsi di Shahrazad curioso com’era di conoscere il finale della storia. Ma la seconda notte Shahrazad iniziò una nuova storia che al sopraggiungere dell’alba era ben lontana dalla fine….e il Re la risparmiò per un giorno ancora…E la storia si ripetè la notte successiva, e quella successiva ancora…per mille e una notte, cioè poco meno di tre anni, e il Re non fu più in grado di immaginare la sua vita senza la sua principessa Shahrazade. Il Re Shahriyar era guarito, era riuscito di nuovo ad aprire il suo cuore, e a guarirlo era stata non la bellezza, il sesso e l’avvenenza, ma l’astuzia e l’intelligenza di una donna coraggiosa.


1 commento:

  1. L'ho letto anni fa, bellissimo! Si, è vero l'astuzia (quella buona)l'intelligenza e sopratutto l'amore! Ciao

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