domenica 21 febbraio 2010

paura della vecchiaia e della morte...

senza Dio ogni età della vita è un assurdo...la giovinezza con
le sue prove ed incertezze, la vita da adulti con le responsabilità
spesso gravose...la vecchiaia vissuta come un peso inutile visto
che la morte è così vicina...
Invece ogni età della vita è un dono d'amore, uno scambio
d'amore. Prima "i grandi" aiutano i giovani, poi i giovani
cresciuti aiutano e ricambiano l'amore che hanno ricevuto
dagli adulti, ormai diventati vecchi.
E' la mancanza d'amore, della famiglia intesa come luogo caldo e
sicuro che fanno veramente desiderare la morte. In Finlandia,
dove sono stata recentemente, a causa della disgregazione della
famiglia per una altissima percentuale i nuclei famigliari sono
composti di una sola persona. Ogni anno la percentuale dei
suicidi a tutte le età è altissima.


http://www.cooplagoccia.eu/img/progetto-anziani.jpg
(Google immagine)


EUROPA, BANDIERE DI MORTE


Mi ha molto colpito questo articolo di Nicoletta Tiliacos, uscito di "Più voce.net", un sito cattolico di commenti e notizie. Ve lo offro come spunto di riflessione. Il titolo è: " Quelle bandiere di morte che chiamano libertà".
"Alla realtà che supera sempre la fantasia dovremmo esserci ormai abituati. Avevamo appena fatto in tempo a parlare dell’intervista di Martin Amis sul Sunday Times, nella quale lo scrittore inglese invocava l’eutanasia libera e gratuita dopo i settant’anni. Un’iperbole di cattivo gusto? Non per l’attivista olandese Dick Swaab. Il quale, informa l’agenzia Aduc, “con un gruppo di cittadini ha lanciato un’iniziativa per legalizzare il suicidio medicalmente assistito per tutti gli ultrasettantenni che ne facciano richiesta”.
E` già partita la raccolta di firme “per portare la questione all’attenzione del legislatore. Già diverse importanti personalità hanno appoggiato l’iniziativa, tra cui ex ministri, artisti, giuristi e medici”. In vista di questa nuova, fantastica conquista dell’autodeterminazione, vale a dire il suicidio come prestazione del servizio sanitario nazionale per raggiunti limiti d’età e noia della vita, “si chiede anche la creazione di una nuova professione dedita al fine vita, formata da infermieri specializzati, psicologi e religiosi che siano in grado di confermare la volontà del paziente attraverso una serie di colloqui”. Tutto molto democratico e perfettamente asettico, nel Mondo Nuovo che, sempre di più, inalbera bandiere di morte e le chiama libertà".


Marco Tosatti da La Stampa

1 commento:

  1. Il problema che mi assilla è di rimanere da sola un giorno, quando sarò vecchia.

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