sabato 21 agosto 2010

in Francia...

spero che nessuno prenda esempio da monsieur Sarkozy

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presentazione del libro "IL VIRUS ROM"

Un libro dal titolo brutto sporco e cattivo, quello del giornalista Mengotto, collaboratore di Avvenire e di Mi­lano Sette . Volutamente: la sfida raccolta nelle sue pagi­ne è proprio quella di smontare stereotipi e pregiudizi non con le prediche e il moralismo ma raccontando – con le parole, le immagini e alcune 'parabole' – la vita di una comunità di nomadi. E dei cristiani che hanno condiviso un tratto del loro cammino nello stile della fra­ternità e del servizio, come suor Ancilla e Gloria, le fon­datrici dell’associazione Nocetum. Un’esperienza di 'controcultura' in una città che troppe volte sembra mostrare solo paura e ostilità verso il 'virus rom', ormai assuefatta alle retoriche della sicurezza e alla dramma­tica contabilità degli sgomberi. Nessuno è tanto inge­nuo da non vedere le reali condizioni di vita nei campi, in particolare quelli abusivi: e il libro di Mengotto non le tace. Ma il suo sguardo cerca ostinatamente, fino a sco­varli, motivi di speranza e momenti di gioia. La vita del campo è fatta di povertà, freddo, disagio; la paura degli incendi, quella degli sgomberi. L’esperienza lacerante di trovarsi, all’alba, senza più nulla addosso e fra le mani. Se non la propria dignità. E la prossimità di quei credenti che non si rassegnano alla riduzione del cristianesimo a risorsa identitaria, a surrogato ideologico di una so­cietà impaurita, ma si ostinano a vedere in ogni volto u­mano, illuminati dalla croce di Cristo, l’epifania di Dio.

Lorenzo Rosoli

da Avvenire

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