sabato 8 gennaio 2011

POESIA...dal carcere di Venezia

ho trovato questa poesia nella rubrica "dialogo
con il Direttore" del settimanale della nostra
Diocesi "GENTE VENETA".
Santa Maria Maggiore è il nome delle carceri
di Venezia e lì dentro c'è un poeta. Una persona
che rivaluta la sua vita e pensa alla poesia.

"Scrivo, scrivo in questo foglio bianco
e dentro mi sento sempre più stanco
siamo stipati in istituti
a dirla breve siam detenuti
non cambia nulla in questa gabbia
dentro di noi aumenta la rabbia:
quante ore di cella ci fanno fare
la nostra pena dobbiamo scontare.

Ai passeggi andiamo su e giù
mentre un gabbiano vola lassù,
vorrei volare in questo cielo
di cui non si scorge nemmeno un velo,
ma il nostro corpo rimane qua
ad aspettare la libertà.

C'è chi è cristiano, chi musulmano
comunque sia è un essere umano:
Dio accompagna ogni nostro momento
mentre lottiamo con il nostro tormento.

Sbagliamo tutti prima o poi
forse ho sbagliato io più di voi
l'unica cosa che ci rende uguali
è che in questa terra siam tutti normali
non c'è colore non c'è distinzione
intanto io pago questa lezione
portando un bagaglio di brutta esperienza.
Dobbiamo solo avere pazienza,
pazienza ed aspettare
perchè in questa vita bisogna lottare.

Fabio M.



http://farm1.static.flickr.com/119/306650060_78e534ebdb.jpg?v=0
(Google immagini)


ciao Fabio

8 commenti:

  1. Grazie per avermi fatto conoscere questa poesia. Un abbraccio Daniela.

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  2. Poverino! Chi scrive così sicuramente è pentito. Lì dentro ha due opportunità: migliorare, dare un senso alla propria esistenza, uscirne a testa alta...o peggiorare nella nera disperazione.

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  3. Versi molto intensi, testimoniano la volontà di riscatto...
    Ciao Aliza, buona domenica.

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  4. Io man mano che mi sto riavvicinando alla fede, ho capito che è grazie alla Preghiera ed al Signore che si può riuscire a superare le difficoltà che la vita ci riserva. Questa persona per scrivere una tale poesia significherà che si sarà pentito delle sue colpe. Il bello della nostra religione,anche il più grande peccatore che si pente dei suoi misfatti,può invocare l'aiuto del Signore e non sarà abbandonato.

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  5. Caspita, in versi una condizione che ci è molto lontana e che tendiamo a ignorare volutamente.

    Un abbraccio cara e buona settimana!

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  6. Dei versi davvero molto profondi...e che rispecchiano la triste realtà delle carceri...
    Un bacione
    CInzia

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  7. La vita è una dura lotta per tutti. Auguro a Fabio la possibilità di riscattarsi

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  8. Uno dei rari casi in cui il carcere sembra possa servire a redimersi dalla colpa. Un applauso per la bella poesia a Fabio augurio sincero di potersi rifare presto una vita

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