giovedì 15 gennaio 2015

parole di Papa Francesco


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«Aberrante uccidere in nome di Dio
ma le religioni non si insultano»

Il “brivido” lungo la schiena dei cronisti e dei cameraman scorre all’unisono quando Francesco, alla domanda sul diritto alla libertà di religione e a quello di espressione, come sua abitudine non svicola e va diritto al punto. Il quesito è di un giornalista francese e in ballo c’è la valutazione del Papa sui recenti fatti di Parigi. Queste libertà, afferma, “sono tutte e due diritti umani fondamentali”. Ma così come, scandisce, è una “aberrazione” chi pretenda di “uccidere in nome di Dio”, sbaglia anche chi arriva a offendere una religione sventolando la bandiera del diritto a dire ciò che si vuole. Sul punto Papa Francesco è inequivocabile: certamente è doveroso dire ciò che contribuisce a costruire il “bene comune”, e certamente non si può reagire con violenza a un affronto, ma nemmeno “si può provocare”. “Non si può insultare la fede degli altri – insiste, usando il curioso termine "giocattolizza"  – non si può prendere in giro la fede”, perché “c’è un limite”, quello della “dignità” che ogni religione possiede.

da Avvenire

3 commenti:

  1. Cara Aliza, Papa FRancesco ci sa parlare al cuore di tutti, la sua semplicità sa arrivare ovunque in ogni cuore.
    Ciao ebuona serata cara amica.
    Tomaso

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  2. Che Dio lo protegga, papa Francesco. Io gli voglio bene e lo benedico.

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  3. Dovrebbe essere cosi'in generale:liberta'di pensiero, ma senza prescindere dal rispetto che dobbiamo al nostro prossimo.

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