giovedì 28 agosto 2008

no comment

Agnes Gonxha Bojaxiu



madre Teresa

brani di un art. da "La Stampa" di oggi:

Tiro al cristiano

I cristiani muoiono in India, colpiti dalla violenza induista. Molti sono sorpresi, convinti che la violenza anticristiana sia tipica solo dell’islam. In realtà la situazione dei cristiani in vari angoli del mondo si è fatta difficile. Giovanni Paolo II, di fronte a un cattolicesimo distratto, disse che il Novecento era il secolo del martirio.
Non lo fece per accrescere il disprezzo per l’altro. I martiri non sono tali per dare motivi in più per disprezzare o diffidare. Questo era il pensiero di papa Wojtyla. Per lui, il martirio esprimeva la «forza umile» del cristianesimo. Sì, la Chiesa dei martiri doveva perdonare chi colpiva i suoi figli. Non una Chiesa senza forza, ma rivestita di una forza mite.
Lo vediamo nello Stato indiano dell’Orissa. Qui si è scatenata la reazione hindu, guidata dal Vishwa Hindu Parishad, il VHP (di cui era esponente l’assassinato Swami Laxamanananda). Questo partito fa riferimento all’orizzonte dell’hindutva, il nazionalismo identitario indiano che sacralizza la nazione come madrepatria e terra santa. L’hindutva nasce con Savakar, che la lanciò in un pamphlet del 1923; ma il movimento è esploso nella stagione dei fondamentalismi, all’inizio degli Anni Ottanta. Il BJP, il maggiore partito fondamentalista, alleato del VHP, ha governato l’India dal 1998 al 2004. L’età della globalizzazione ha segnato infatti l’affermazione del fondamentalismo, che trae, dall’immenso e variegato mondo religioso induista, gli elementi d’una ideologia religioso-nazionalista.I cristiani spesso sono un bersaglio facile nel mondo globalizzato, specie se minoritari. Colpirli fa notizia in Occidente. Oggi, non sono più vittime dei regimi totalitari, quanto di una violenza cieca e diffusa. Molti di essi, specie religiose o religiosi, non si sono voluti proteggere da tale violenza: vivono tra la gente senza difesa, sono rimasti ad operare in aree di crisi. La violenza cieca che si abbatte su quelle regioni non è stato per loro motivo sufficiente per ritirarsi. Questo avviene in Africa, in Brasile, in Medio Oriente, in vari angoli difficili del mondo.
Ci sono atti di violenza mirati contro i cristiani, perché rappresentano una presenza altra e pacifica, rispetto alla logica del terrore. La loro alterità suona quasi come una protesta silenziosa e un’alternativa vissuta. La loro fede li rende diversi dal clima intossicato di odi. Per questo, in una situazione di violenza diffusa, anzi in un quadro dove la violenza diventa quasi una regola di vita, questi cristiani vanno eliminati o allontanati. Andrea Santoro, un prete romano, assassinato a Trebisonda nel 2002, scriveva con profonda intuizione: «Assistiamo in questi giorni a spettacoli di ferocia disumana. Ma l’alternativa alla ferocia è la carità. La ferocia distrugge, la carità vivifica. La ferocia divide, la carità unisce. La ferocia genera altra ferocia, la carità riconcilia e genera altra carità. La ferocia non teme di uccidere, la carità non teme di dare la vita».

ANDREA RICCARDI
*Presidente della Comunità di Sant’Egidio

6 commenti:

  1. La trascrizione di questo brano evidenzia la tua appassionata partecipazione.

    Il problema, identico a tutti i problemi che parlano di prevaricazione, violenza e fanatismo religioso, è grave.

    Pericoloso e purtroppo ricorrente.

    Sono passata a trovarti anche, però per dirti che ho lasciato un commento che ti riguarda, sul mio blog, nel post che riguarda la scuola. Tranquillizzami per favore. Non volevo essere indelicata. Grazie. A presto.

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  2. Le ingiustizie sono purtroppo difficili da eliminare.

    Un abbraccio forte e buon week end

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  3. Renata e Kylie
    grazie della visita, un bacione e buona fine settimana, A.

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  4. Ho letto finalmente un buon numero di post del tuo bel blog. Per essere alle prime armi, te la cavi molto bene. D'ora in poi ti terrò d'occhio meglio. A presto

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  5. x Luigina: benvenuta le porte sono aperte, non ho mai tenuto il diario nel cassetto, ma sopra il comodino e forse anche aperto. Ciao A.

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  6. E' davvero orribile ciò che alcuni uomini fanno contro gli altri uomini. Sono sicuro che Madre Teresa sta pregando più per gli aggressori che per gli aggrediti, perché ne hanno sicuramente più bisogno.

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