Non ci è dato di essere. Noi siamo
soltanto un fiume, aderiamo ad ogni forma:
al giorno ed alla notte, al duomo e alla caverna
passiamo oltre, l’ansia di essere ci incalza.
Forma su forma riempiamo senza tregua,
nessuna ci diviene patria, gioia o pena,
sempre siamo in cammino, ospiti sempre,
non c’è campo né aratro per noi, né pane cresce.
E non sappiamo cosa Dio ci serbi,
gioca con noi, argilla nella mano,
muta e cedevole che non piange o ride,
mille volte impastata e mai bruciata.
Potessimo, una volta, farci pietra, durare!
Questa è la nostra eterna nostalgia,
ma un brivido perdura a raggelarci
e non c’è pace sulla nostra via.
Hermann Hesse
Vorrei aggiungere che spesso, dopo una morte, c'è una rinascita... (su questa terra, intendo, dopo non so).
RispondiEliminaBuone morti e buone rinascite!
Ciao, Giorgio.
Concordo con quanto detto da Giorgio.
RispondiEliminaCinzia
Siamo vicini ad un momento di nascita... la morte è qualcosa di ispiegabile e di spaventoso.
RispondiEliminaUn abbraccione
Ogni giorno che viviamo è una rinascita.
RispondiEliminaLa morte fisica cetramente spaventa,ma è peggiore quella dentro...
Viva la vita!
c'è stato un incidente spaventoso, una conoscente ha perso marito e figlio di 2 anni, lei stessa è ferita con l'altra figlia. Una coppia nell'altra macchina coinvolta, sono morti...
RispondiEliminatutti noi del paese siamo senza parole...per esprimere il dolore e il desiderio d'eternità.
La morte non ha l'ultima parola, la vita è eterna. Questo voglio credere, solo questo pensiero mi consola.
grazie a tutti per il commento A
Aliza,sono costernata.
RispondiEliminaOltre la vita e la morte c'è il mistero, un cuore caldo e il silenzio rispettoso...
RispondiEliminaquesta poesia malgrado sembra che parli di morte in fondo parla di vita: noi siamo in cammino.
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