In Brianza i Mohamed imprenditori sorpassano i «sciur» Brambilla
I nuovi “cumenda”? Si chiamano sempre più Mohamed. La tendenza non è nuova ma sorprende ancora che alle porte di Milano – nel territorio della neo provincia di Monza e Brianza – i cognomi degli imprenditori stranieri inizino a sorpassare quelli presenti da secoli. La conferma è in una ricerca della Camera di commercio di Monza e Brianza su dati Infoimprese relativi a 28.000 ditte individuali con titolare italiano e a 3.000 con titolare straniero. È pur vero che in cima alla classifica restano i Mariani e i Villa (219 ciascuno) seguiti dai Sala (212). Solo dopo ci sono i Brambilla e i Fumagalli, rispettivamente con 174 e 134 titolari. Ma ecco la novità: i Mohamed sono a quota 178, confermandosi il nome più ricorrente tra gli imprenditori stranieri che operano in quella zona. Del resto il fenomeno non è nuovo. Le ditte individuali guidate da stranieri sfiorano ormai il 10 per cento sul totale. Un dato che – nella Lombardia dell’immigrazione – è perfino inferiore a quello regionale attestato al 12,2 per cento.
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Interessante davvero questo post...
RispondiEliminaPosso chiederti una cortesia? Mentre tu pubblicavi il commento,io toglievo le foto,avevo commesso un erroraccio!!! Nn è che lo rimetteresti? Era troppo bello!
Grazie! caso mai se mi mandi la mail, te lo mando...
Cinzia
So che la stessa cosa sta succedendo a Torino,non ho cifre sottomano ma vedo con i miei occhi i negozi e le attività varie gestite da stranieri.
RispondiEliminaAltro dato significativo,se vogliamo: i primi nati del 2009 nel nostro teritorio sono una egiziana e un rumeno...!!
Sarebbe interessante conoscere cosa ne pensano i "lumbard"!!!
RispondiEliminaSergio:
RispondiEliminaa loro la parola....
Sarebbe anche interessante sapere che tipo di imprese hanno i vari Mohamed!!! E' su quello, credo, che si misura il vero cambiamento!
RispondiEliminaUn abbraccio
Francesca
Cara amica, Oramai è diventata una realtà innegabile e sempre più diffuse quanto utili nel momento in cui creano queste attività che offrono dei servizi particolari - spesso non offerti da quelle tradizionali - anche agli immigrati, e o si occupano di quelle cose che i giovani cittadini del posto trovano antipatiche da fare.
RispondiEliminaBuona domenica!
non ho capito dov'é e quale sia il problema...oppure ci siamo dimeticati del nostro passato?
RispondiEliminaMa non dovremmo essere tutti figli dello stesso Dio di Abramo, isacco e Giacobbe? Allah, Yavhé e il Dio Cristiano é sempre lo stesso. Oh NO?
Immagino una famiglia Brambilla che chiami un figlio Mohamed... sarebbe il massimo!
RispondiEliminaCome ti chiami? Mohamed Brambilla!
Metterebbe in crisi i leghisti e i fondamentalisti (ma temo che il bimbo avrebbe difficoltà troppo grandi, però è bello immaginarlo).
Giorgio.
Avevo letto anch'io la notizia. Trovo sia un buon esempio di integrazione.
RispondiEliminaUn abbraccio
E' inevitabile ... e non certo negativo ^__^
RispondiEliminabello il tuo blog,se puoi vieni a visitare il mio e ia iscriverti...
RispondiEliminaCara Aliza, sono venuta a portarti i migliori auguri per questo nuovo anno appena iniziato: caramente, un abbraccio
RispondiEliminaNon trovo strana la presenza di imprenditori arabi da noi. Altrove è una realtà già consolidata. Del resto siamo tutti figli dello stesso Padre ed tutti abbiamo ricevuto in dono la terra e le sue risorse. Un caro saluto e un augurio!
RispondiEliminaMa benvenuti! Quello che mi sconvolge è la totale assenza di protezione.Così, sul tetto, liberi di farsi del male....
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