Stili di vita sani e cattive abitudini
programmati nel cervello
programmati nel cervello
ROMA
La mania dello sport o il divano come "miglior amico", comprese le infinite sfumature che si trovano nel mezzo, sono impresse sin dall’inizio nel nostro cervello. E più precisamente laddove si concentra la percezione di noi stessi, delle nostre abilità e della voglia di muoversi.
Dunque se siamo sportivi o sedentari dipende da come ci percepiamo. E di conseguenza incide sul desiderio o meno di adottare uno stile di vita sano. Questa la conclusione di un ampio studio condotto dall’agenzia di salute pubblica canadese, pubblicato su “Bmc Public Health”, secondo cui «le preoccupazioni psicologiche sono gli ostacoli maggiori all’adozione di abitudini salutari all’insegna del movimento».
Dopo aver raccolto le risposte di 5.167 canadesi, i ricercatori hanno concluso che oltre a campagne di promozione dello sport, per insegnare ai cittadini ad adottare stili di vita più salutari è necessario «migliorare la percezione di sé nella popolazione, e aiutarla a trovare delle motivazioni». Sempre secondo la ricerca «la quantità e la qualità dell’attività fisica, oltre alla frequenza, sono direttamente dipendenti dalla percezione che ognuno ha delle proprie capacità di “tenere il passo”».
da La stampa
Dunque se siamo sportivi o sedentari dipende da come ci percepiamo. E di conseguenza incide sul desiderio o meno di adottare uno stile di vita sano. Questa la conclusione di un ampio studio condotto dall’agenzia di salute pubblica canadese, pubblicato su “Bmc Public Health”, secondo cui «le preoccupazioni psicologiche sono gli ostacoli maggiori all’adozione di abitudini salutari all’insegna del movimento».
Dopo aver raccolto le risposte di 5.167 canadesi, i ricercatori hanno concluso che oltre a campagne di promozione dello sport, per insegnare ai cittadini ad adottare stili di vita più salutari è necessario «migliorare la percezione di sé nella popolazione, e aiutarla a trovare delle motivazioni». Sempre secondo la ricerca «la quantità e la qualità dell’attività fisica, oltre alla frequenza, sono direttamente dipendenti dalla percezione che ognuno ha delle proprie capacità di “tenere il passo”».
da La stampa
Buon weekend!
RispondiEliminaIl nostro corpo è fatto per muoversi; la nostra mente e la nostra anima, pure.
RispondiEliminaCiao, Giorgio.
è vero bisogna sempre e per ogni cosa trovare delle motivazioni-
RispondiEliminaA presto
Interessante questo post! Grazie per gli auguri!
RispondiEliminaUn baciotto
Cinzia
Tenere il passo è una delle prime cose che si impara andando in montagna,avendo la fortuna di incontrare un buon maestro.
RispondiEliminaA me è successo,e adesso mi ritrovo temprato al punto giusto.
Gli anni sono passati,ma la "percezione" rimane invariata!
a tutti
RispondiEliminagrazie della visita e del commento, buona settimana A
Immagine molto rilassante e radiosa.
RispondiElimina