mercoledì 11 febbraio 2009

"ho sete..."

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LA RELIGIONE DELLA COSTITUZIONE

di M. Pera - da La Stampa

Altri dicono: togliere alimentazione è sì provocare la morte, ma questo lo si può fare per rispetto alla sua «libertà personale». Anche questo è un errore: togliere alimentazione è togliere la vita e togliere la vita è togliere il presupposto stesso della dignità dell’uomo. Ma questo è proibito proprio dall’art.2 della Costituzione. E poi: che razza di concetto è mai questo della «libertà individuale»? Che cosa vuol dire libertà? Vuol dire arbitrio, discrezionalità sconfinata, licenza capricciosa, gratuita, illimitata? Può esserci libertà senza responsabilità e perciò senza limiti? Ancora un errore.

Ecco allora che la Costituzione ci offre gli strumenti giuridici e culturali per trattare i casi Eluana. Non occorre invocare la religione, né rivolgersi alla Chiesa, né ancor meno occorre la supponenza di insegnare alla Chiesa come essere Chiesa. Ai laici autentici è sufficiente la religione dell’art. 2: tutti gli uomini sono uguali in dignità e hanno gli stessi diritti inviolabili rispetto alla loro dignità. Certo, i laici autentici sanno qual è il nome della religione dell’art.2 della Costituzione. È il cristianesimo. E sanno che senza il cristianesimo non ci sarebbe mai stato l’art.2. I laici anticristiani si dimenticano invece sia il nome che la cosa. Perciò chiedono che sia autorizzata la morte, perciò sollecitano che sia interrotta l’alimentazione, perciò polemizzano contro la Chiesa. Altro grave errore.

Ai laici sinceri, ripeto, basta la religione dell’art.2, la sua intangibilità. Chi vuole disfarsi anche di questa pietra miliare per assecondare la «libertà individuale» non è solo fuori della pietà cristiana, è - e ciò per un Parlamento laico conta assai di più - contrario alla Costituzione italiana.

2 commenti:

  1. Tutto questo parlare, secondo me, ha spostato l'attenzione della gente da una questione ad un'altra: dal volere annullare una sentenza con un decreto (cosa gravissima che avrebbe creato un precedente. Per fortuna il Presidente della Repubblica è intervenuto) alla scelta morale del Sig. Englaro. Io personalmente sono contro l'eutanasia, così come sono contro l'aborto, ma mi rendo conto di non poter imporre la mia morale agli altri. Chi non crede ha l'obbligo di attenersi solo alle leggi dello Stato e così è stato fatto. Come spesso accade in Italia è lo Stato che che manca, perchè non ha leggi chiare e giuste in merito al testamento biologico. In questi giorni sembrava che in poche ore avrebbero sfornato una legge ad hoc... vedremo ora quanto ci vorrà, quanti altri malati, o loro familiari, dovranno combattere per ottenere qualcosa

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