mercoledì 15 aprile 2009
poesia
Han sradicato un albero. Ancora stamani
il vento, il sole, gli uccelli
l’accarezzavano benignamente. Era
felice e giovane, candido ed eretto,
con una chiara vocazione di cielo
e un alto futuro di stelle.
Stasera giace come un bimbo
esiliato dalla sua culla, spezzate
le tenere gambe, affondato
il capo, sparso per terra e triste,
disfatto di foglie
e in pianto ancora verde, in pianto.
Questa notte uscirò - quando nessuno
potrà vedere, quando sarò solo -
a chiudergli gli occhi ed a cantargli
quella canzone che stamani il vento
passando sussurrava.
poesie di Rafael Alberti
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Anche se molto triste , è una bella poesia...quanti " alberi" sono stati sradicati in questi giorni...
RispondiElimina@ Angelo azz.
RispondiEliminasi Angelo azzurro e per fortuna c'è chi non è indifferente e accorre il soccorso...a cantare la canzone del vento.
Baci A
Una poesia splendida, di un grande poeta, che porta dolore.
RispondiEliminaL'avevo postato anch'io tempo fa sul mio blog.
Ciao Aliza,
Lara
Struggente come il dolore!
RispondiEliminaAnche se triste, è cmq una bella poesia...
RispondiEliminaUn abbraccio
Cinzia