sabato 13 giugno 2009

storie di donne

ci sono le verline e tutti ne parlano,
ci sono donne che fanno bene il loro lavoro, molto bene
e nessuno ne parla...non ci sono stipendi da capogiro
ne altra soddisfazione se non quella di fare il proprio
lavoro con passione



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..... Qui, solo a mo’ di esempio, vogliamo far le lodi delle professoresse Chiara Battagion e Orietta Zangiacomi del liceo scientifico statale “Leonardo da Vinci” di Treviso. Sono loro le artefici dello splendido risultato conseguito dai loro allievi che, come squadra, hanno ottenuto il primo premio assoluto alle finali nazionali delle Olimpiadi di Matematica da poco conclusesi a Cesenatico.
Grazie, professoresse Battagion e Zangiacomi: di ragazzi intelligentissimi come i vostri di Treviso ce ne sono chissà quanti in Italia, ma non tutti hanno la fortuna di avere per docenti delle professioniste come voi, innamorate della vostra materia (universalmente ritenuta particolarmente ostica: forse a torto, ma forse no) e capaci di trasmettere questa preziosa passione anche ai vostri alunni, dando loro anche una marcia in più per affrontare il futuro. E grazie anche alla vostra preside, una donna anche lei, Maria Giuseppina Vincitorio, che vi ha incoraggiato tutti a lavorare seriamente e, parola magica anche questa in declino, “responsabilmente”. E certamente non per soldi: ahimé, in Italia si fanno sforzi per riconoscere la qualità del “vino”, di questo o quel “prodotto” ma non dell’insegnamento che, con l’educazione, è uno dei “prodotti” più preziosi. Non è un caso che il liceo statale “Da Vinci” di Treviso abbia concluso l’anno scolastico con un’allegra reimbiancata dei locali scolastici che più ne avevano bisogno, effettuata insieme da allievi e genitori, i soldi dello Stato non c’erano. Altro che una delle solite sguaiate “feste“ di fine anno in discoteca. Anche questa è una benefica rottura di schemi. Ce ne fossero tante di queste scuole, di questi allievi, di questi genitori, di queste professoresse. E di queste presidi... Che poi, come Zara e Sandy, anche Orietta, Chiara e Maria Giuseppina siano tutte donne, forse è un caso, forse no. Dimostra comunque che non di “veline” si tratta: ed è questo che conta, anche se nessuno lo dice.
Storie diverse di persone impegnate a fare con passione il loro mestiere

da Avvenire

7 commenti:

  1. I cittadini di domani dovrebbero avere insegnanti così, perchè è l'esempio che fa crescere responsabili.

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  2. Questo post è favoloso perchè è concreto e reale ed evidenzia l'importanza del ruolo della donna, altro che questioni effimere e perditempo! Mi piace moltissimo leggere i nomi e cognomi di queste signore anche se, ovviamente, non le conosco personalmente! Chissà, allora forse tra le nostre amiche donne si può sperare che ci sono anche tante belle teste con cervello e tanta sensibilità...

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  3. @ Miriam

    certamente cara Miriam, ci sono eccome solo che non hanno risalto.
    Raramente finiscono sui giornali, oggi abbiamo rimediato,
    ciao e buona domenica A

    @ la signora in rosso

    certo e la scuola e gli insegnanti hanno un ruolo importantissimo
    e lo Stato dovrebbe tenerne conto..
    ma questa è una vecchia storia
    ciao

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  4. quando leggo queste notizie mi torna la speraza :o)

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  5. Posso testimoniare anch'io che di insegnanti, donne, così ce ne sono tante. Anche nella scuola che frequenta mia figlia c'è una preside assolutamente straordinaria. E' sempre presente a sostenere progetti prestigiosi per la scuola ed è molto stimata tra i colleghi. E' importante, perchè è anche così che funziona bene una scuola.
    Ciao Aliza

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  6. @ Angelo azzurro

    e facciamo bene a dirlo e soprattutto
    a dirlo alle interessate. Si vive di piccole soddisfazioni, vero??
    ciao

    @ seneca52

    mi fa piacere, ciao

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  7. Ottima scuola il liceo Da Vinci, lo posso confermare!
    Cinzia

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