SCOLA «Amicizia civile, valore per il Paese»
DA V ENEZIA
F RANCESCO D AL M AS
« L’ Assunzione in cielo di Maria ci dice la possibilità che nulla di noi vada perduto, che tutto di noi, anche il nostro vero corpo, sia salvato per sempre » .
Lo dirà quest’oggi, alla solenne celebrazione nella Basilica di Torcello in occasione della chiusura del millenario, il cardinale Angelo Scola.
« Come possiamo aver cura di noi stessi, del nostro corpo, il cui culto spesso ossessivo può tiranneggiare la nostra vita a cominciare dalle meritate vacanze? Solo aprendoci – risponde il patriarca di Venezia – all’autentica esperienza dell’amore fedele e fecondo, resa possibile dalla speranza certa della risurrezione » . E questo perché nella risurrezione « fioriscono nel bell’amore relazioni ed affetti: i sacri vincoli familiari tra lo sposo e la sposa e tra i genitori ed i figli. Siamo così sfidati dalla Vergine Assunta a vincere in noi e fra noi le deformazioni dell’amore » . Scola invita poi a « sperare con Maria nella “vita per sempre” che ci fa accogliere ogni concepimento e ogni nascita con l’esultanza di Giovanni Battista » . Con la compagnia della Madonna Assunta « anche la morte, ad imitazione di quella del suo Figlio benedetto, diventa l’atto supremo di abbandono tra le braccia del Padre » . Scola conclude puntualizzando che la festa di oggi « sul piano personale domanda la pratica della fede, della speranza e della carità oltre che della prudenza, della giustizia, della fortezza e della temperanza » , mentre « sul piano sociale ci chiede una forte “amicizia civile”.
Dobbiamo apprezzare di più, nel nostro Paese, il valore concreto del vivere insieme. Tesi al reciproco riconoscimento in una società civile solidale e rispettosa di tutti, sicura ma aperta » .
Il patriarca di Venezia nell’omelia che terrà oggi: «Apprezzare il valore del vivere insieme»
A. Scola Patriarca di Venezia
da Avvenire
DA V ENEZIA
F RANCESCO D AL M AS
« L’ Assunzione in cielo di Maria ci dice la possibilità che nulla di noi vada perduto, che tutto di noi, anche il nostro vero corpo, sia salvato per sempre » .
Lo dirà quest’oggi, alla solenne celebrazione nella Basilica di Torcello in occasione della chiusura del millenario, il cardinale Angelo Scola.
« Come possiamo aver cura di noi stessi, del nostro corpo, il cui culto spesso ossessivo può tiranneggiare la nostra vita a cominciare dalle meritate vacanze? Solo aprendoci – risponde il patriarca di Venezia – all’autentica esperienza dell’amore fedele e fecondo, resa possibile dalla speranza certa della risurrezione » . E questo perché nella risurrezione « fioriscono nel bell’amore relazioni ed affetti: i sacri vincoli familiari tra lo sposo e la sposa e tra i genitori ed i figli. Siamo così sfidati dalla Vergine Assunta a vincere in noi e fra noi le deformazioni dell’amore » . Scola invita poi a « sperare con Maria nella “vita per sempre” che ci fa accogliere ogni concepimento e ogni nascita con l’esultanza di Giovanni Battista » . Con la compagnia della Madonna Assunta « anche la morte, ad imitazione di quella del suo Figlio benedetto, diventa l’atto supremo di abbandono tra le braccia del Padre » . Scola conclude puntualizzando che la festa di oggi « sul piano personale domanda la pratica della fede, della speranza e della carità oltre che della prudenza, della giustizia, della fortezza e della temperanza » , mentre « sul piano sociale ci chiede una forte “amicizia civile”.
Dobbiamo apprezzare di più, nel nostro Paese, il valore concreto del vivere insieme. Tesi al reciproco riconoscimento in una società civile solidale e rispettosa di tutti, sicura ma aperta » .
Il patriarca di Venezia nell’omelia che terrà oggi: «Apprezzare il valore del vivere insieme»
A. Scola Patriarca di Venezia
da Avvenire
"Apprezzate il valore del vivere insieme". Chissà che il messaggio tocchi anche i cuori dei leghisti che si definiscono cattolici!
RispondiEliminaCiao Al