giovedì 3 settembre 2009

sono una lettrice di....AVVENIRE

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parti della lettera di dimissioni di Dino Boffo


LA MIA FAMIGLIA E' STATA VIOLENTATA


Da sette giorni la mia persona è al centro di una bufera di proporzioni gigantesche che ha invaso giornali, televisioni, radio, web, e che non accenna a smorzarsi, anzi. La mia vita e quella della mia famiglia, le mie redazioni, sono state violentate con una volontà dissacratoria che non immaginavo potesse esistere. L’attacco smisurato, capzioso, irritualmente feroce che è stato sferrato contro di me dal quotidiano Il Giornale guidato da Feltri e Sallusti, e subito spalleggiato da Libero e dal Tempo, non ha alcuna plausibile, ragionevole, civile motivazione: un opaco blocco di potere laicista si è mosso contro chi il potere, come loro lo intendono, non ce l’ha oggi e non l’avrà domani. .....

Qualcuno, un giorno, dovrà pur spiegare perchè ad un quotidiano, Avvenire, che ha fatto dell’autonomia culturale e politica la propria divisa, che ha sempre riservato alle istituzioni civili l’atteggiamento di dialogo e di attenta verifica che è loro dovuto, che ha doverosamente cercato di onorare i diritti di tutti e sempre rispettato il responso elettorale espresso dai cittadini, non mettendo in campo mai pregiudizi negativi, neppure nei confronti dei governi presieduti dall’onorevole Berlusconi, dovrà spiegare, dicevo, perchè a un libero cronista, è stato riservato questo inaudito trattamento. E domando: se si fa così con i giornalisti indipendenti, onesti, e per quanto possibile, nella dialettica del giudizio, collaborativi, quale futuro di libertà e di responsabilità ci potrà mai essere per la nostra informazione? Quando si andranno a rileggere i due editoriali firmati da due miei colleghi, il «pro» e «contro» di altri due di essi, e le mie tre risposte ad altrettante lettere che Avvenire ha dedicato durante l’estate alle vicende personali di Silvio Berlusconi, apparirà ancora più chiaramente l’irragionevolezza e l’autolesionismo di questo attacco sconsiderato e barbarico......

Gli obiettivi che Avvenire ha raggiunto li si deve ad una straordinaria sinergia che puntualmente, ogni mattina, è scattata tra tutti quelli impegnati a vario titolo nel giornale. So bene che molti di questi colleghi e collaboratori non condividono oggi la mia scelta estrema, ma sono certo che quando scopriranno che essa è la condizione perchè le ostilità si plachino, capiranno che era un sacrificio per cui valeva la pena. Eminenza, a me, umile uomo di provincia, è capitato di fare il direttore del quotidiano cattolico nazionale per ben 15 degli straordinari anni di pontificato di Giovanni Paolo II e di Benedetto XVI: è stata l’avventura intellettuale e spirituale più esaltante che mi potesse capitare. Un dono strepitoso, ineguagliabile.....

La Chiesa mia madre potrà sempre in futuro contare sul mio umile, nascosto servizio. Il 3 agosto scorso, in occasione del cambio di direzione al quotidiano Il Giornale, scriveva Giampaolo Pansa: «Dalla carta stampata colerà il sangue e anche qualcosa di più immondo. E mi chiedo se tutto questo servirà a migliorare la credibilità del giornalismo italiano. La mia risposta è netta: no. Servirà soltanto a rendere più infernale la bolgia che stiamo vivendo». Alla lettura di queste righe, Eminenza, ricordo che provai un certo qual brivido, ora semplicemente sorrido: bisognerebbe che noi giornalisti ci dessimo un pò meno arie e imparassimo ad essere un pò più veri secondo una misura meno meschina dell’umano. L’abbraccio, con l’ossequio più affettuoso.


3 commenti:

  1. credo che questo episodio sia indicativo del clima che regna in Italia e se si arriva ad attaccare così duramente l'"Avvenire" vuol dire che abbiamo toccato il fondo; e non tanto perché l'"Avvenire" sia intoccabile quanto per il motivo che fin'ora , la chiesa è stata fedele alleata del governo di centro destra e, per troppo tempo, cieca alle malefatte del nostro Presidente del Consiglio e della sua maggioranza. Spero che questa non sia occasione di qualche altro mercimonio.

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  2. io invece sono una lettrice dell'Unità....come vedi due giornali uniti da un unico disegno di censura. Il potere cerca di annientare chi nono lo osanna....ma secondo te si può sopportare tutto ciò?

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  3. @ signora in rosso

    semplicemente no!!
    però ci sono state le votazioni e la maggioranza del Paese (manipolata fin che vogliamo) si è espressa con chiarezza...ma è questo quello che volevano, mi domando io?? ciao

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