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L’albergo che ripara dal gelo i bisognosi. Gratis
DA RIMINI PAOLO GUIDUCCI
Pernottamento, prima colazione e – all’occorrenza – pranzo, tutto a costo zero. Cioè a zero euro. No, non è l’ultima trovata promozionale della capitale delle vacanze balneari, e nemmeno uno spot un po’ furbetto della Riviera Adriatica in cerca di turisti in tempi di crisi. L’hotel che offre un letto comodo, una doccia rigeneratrice, e l’amicizia servita a tavola è il regalo che Antonietta Curcio Cimino fa per una intera settimana ai poveri della città. A quelli che un letto e un pranzo non riescono a metterlo insieme. In questi giorni di freddo e pioggia intensa, il gesto della «signora dell’ospitalità » è ancora più importante: sono già una ventina gli homeless
e i bisognosi che la Caritas diocesana ha indirizzato all’Hotel Britannia, il tre stelle a due passi dal mare che apre le porte gratis. « È un gesto che fa star bene me prima ancora dei miei ospiti » assicura Antonietta.
Sessant’anni da compiere a marzo, originaria di Salerno, la Curcio insieme al marito è proprietaria di diversi hotel nel riminese e nel Salentino. Rimini è la sua città da decenni, ma la signora ricorda bene gli esordi e le difficoltà incontrate quarant’anni fa: «I meridionali di ieri sono gli extracomunitari di oggi » . La Curcio non è in cerca di pubblicità. In realtà, la porta del suo hotel è spesso aperta tutto l’anno per chi non può: Caritas e frati francescani di Santo Spirito hanno l’indirizzo in agenda e all’occorrenza bussano per i propri ospiti più in difficoltà. « Se queste persone devono anche sfamarsi – aveva rilanciato di cuore qualche tempo fa il primogenito Domenico, per tutti Mimmo, 40 anni – facciamoli anche mangiare».
Già sei anni fa il Britannia aprì gratuitamente sette giorni per accogliere persone in difficoltà: italiani e stranieri, uomini e donne, giovani e meno giovani. C’è una donna anziana che consuma la colazione ritta. Perché non si siede? «Per ringraziare del trattamento, posso anche mangiare in piedi». «Signora, non ho di che pagarla» è la preoccupazione di un homeless .
«Non mi devi nulla» assicura Antonietta. Allora il ragazzo estrae un fiore da una borsa di plastica: «È per suo figlio».
Il figlio in questione è Osman, il minore dei Curcio. Sei anni fa ha perso la vita giovanissimo, a soli 31 anni: è per onorare la sua memoria e il suo buon cuore verso chi era stato meno fortunato nella vita che la signora Antonietta ha iniziato ad aprire le porte del Britannia. «Una notte mi sono svegliata di soprassalto, molto turbata: avevo sognato Osman. Nel tragitto a piedi da un hotel all’altro, cercavo risposte ma avevo solo tanto freddo. Il tepore avvertito all’interno della hall mi ha fatto scattare l’idea: e se aiutassi qualche persona offrendo ospitalità? ». Una telefonata alla Caritas e l’intenzione è diventata realtà. «In questo modo vengono accolte anche persone che non avremmo potuto accettare, con la fila che ci ritroviamo – assicura don Renzo Gradara, il direttore della Caritas diocesana –. Dopo un colloquio, diamo loro un foglio di accoglienza col quale si recano all’Hotel Britannia. Qui li accoglie la signora Antonietta: il suo gesto è meritevole, dimostra condivisione da parte di chi ha più disponibilità ». Lei, Antonietta schiva i riflettori. «Sono io a ringraziare – assicura –. Quando vedo arrivare questi ospiti e poi uscire con il sorriso, trovo pace».
A Rimini anche la Caritas sa di poter contare sull’Hotel Britannia, che per 7 giorni offre un letto, un pasto caldo e tanta amicizia alle persone senza fissa dimora
Pernottamento, prima colazione e – all’occorrenza – pranzo, tutto a costo zero. Cioè a zero euro. No, non è l’ultima trovata promozionale della capitale delle vacanze balneari, e nemmeno uno spot un po’ furbetto della Riviera Adriatica in cerca di turisti in tempi di crisi. L’hotel che offre un letto comodo, una doccia rigeneratrice, e l’amicizia servita a tavola è il regalo che Antonietta Curcio Cimino fa per una intera settimana ai poveri della città. A quelli che un letto e un pranzo non riescono a metterlo insieme. In questi giorni di freddo e pioggia intensa, il gesto della «signora dell’ospitalità » è ancora più importante: sono già una ventina gli homeless
e i bisognosi che la Caritas diocesana ha indirizzato all’Hotel Britannia, il tre stelle a due passi dal mare che apre le porte gratis. « È un gesto che fa star bene me prima ancora dei miei ospiti » assicura Antonietta.
Sessant’anni da compiere a marzo, originaria di Salerno, la Curcio insieme al marito è proprietaria di diversi hotel nel riminese e nel Salentino. Rimini è la sua città da decenni, ma la signora ricorda bene gli esordi e le difficoltà incontrate quarant’anni fa: «I meridionali di ieri sono gli extracomunitari di oggi » . La Curcio non è in cerca di pubblicità. In realtà, la porta del suo hotel è spesso aperta tutto l’anno per chi non può: Caritas e frati francescani di Santo Spirito hanno l’indirizzo in agenda e all’occorrenza bussano per i propri ospiti più in difficoltà. « Se queste persone devono anche sfamarsi – aveva rilanciato di cuore qualche tempo fa il primogenito Domenico, per tutti Mimmo, 40 anni – facciamoli anche mangiare».
Già sei anni fa il Britannia aprì gratuitamente sette giorni per accogliere persone in difficoltà: italiani e stranieri, uomini e donne, giovani e meno giovani. C’è una donna anziana che consuma la colazione ritta. Perché non si siede? «Per ringraziare del trattamento, posso anche mangiare in piedi». «Signora, non ho di che pagarla» è la preoccupazione di un homeless .
«Non mi devi nulla» assicura Antonietta. Allora il ragazzo estrae un fiore da una borsa di plastica: «È per suo figlio».
Il figlio in questione è Osman, il minore dei Curcio. Sei anni fa ha perso la vita giovanissimo, a soli 31 anni: è per onorare la sua memoria e il suo buon cuore verso chi era stato meno fortunato nella vita che la signora Antonietta ha iniziato ad aprire le porte del Britannia. «Una notte mi sono svegliata di soprassalto, molto turbata: avevo sognato Osman. Nel tragitto a piedi da un hotel all’altro, cercavo risposte ma avevo solo tanto freddo. Il tepore avvertito all’interno della hall mi ha fatto scattare l’idea: e se aiutassi qualche persona offrendo ospitalità? ». Una telefonata alla Caritas e l’intenzione è diventata realtà. «In questo modo vengono accolte anche persone che non avremmo potuto accettare, con la fila che ci ritroviamo – assicura don Renzo Gradara, il direttore della Caritas diocesana –. Dopo un colloquio, diamo loro un foglio di accoglienza col quale si recano all’Hotel Britannia. Qui li accoglie la signora Antonietta: il suo gesto è meritevole, dimostra condivisione da parte di chi ha più disponibilità ». Lei, Antonietta schiva i riflettori. «Sono io a ringraziare – assicura –. Quando vedo arrivare questi ospiti e poi uscire con il sorriso, trovo pace».
A Rimini anche la Caritas sa di poter contare sull’Hotel Britannia, che per 7 giorni offre un letto, un pasto caldo e tanta amicizia alle persone senza fissa dimora
da Avvenire
Ben vengano gesti di solidarietà come questi. che Questo sia d'esempio a tutti gli Italiani che amano parlare molto di volontariato, ma che quando si deve passare ai fatti, si tirano in dietro con mille scuse.
RispondiEliminaGrazie per la notizia. Perché di persone buone é pieno il mondo, ma di loro non si parla quasi mai.
by Lilly
Queste sono le notizie che dovrebbero andare in prima pagina a titoli cubitali! Grazie
RispondiEliminaGrande Aliza che ci fai conoscere anche queste notizie che ci rallegrano il cuore dopo quelle orrende di questi giorni. Sono d'accordo con Angelo azzurro: sono queste le notizie da prima pagina!!!
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