giovedì 29 aprile 2010

Benedetto XVI

La IX sinfonia [...] suscita sempre di nuovo la mia meraviglia: dopo anni di auto-isolamento e di vita ritirata, in cui Beethoven aveva da combattere con difficoltà interne ed esterne che minacciavano di soffocare la sua creatività artistica, il compositore ormai totalmente sordo, nell’anno 1824, sorprende il pubblico.
Con una composizione che rompe la forma tradizionale della sinfonia e, nella cooperazione di orchestra, coro e solisti, si eleva ad uno straordinario finale di ottimismo e di gioia. Che cosa era accaduto?
Per ascoltatori attenti, la musica stessa lascia intuire qualcosa di ciò che sta alla base di questa esplosione inaspettata di giubilo. Il travolgente sentimento di gioia trasformato qui in musica non è qualcosa di leggero e di superficiale: è un sentimento conquistato con fatica, superando il vuoto interno di chi dalla sordità era stato spinto nell’isolamento – le quinte vuote all’inizio del primo movimento e l’irrompere ripetuto di un’atmosfera cupa ne sono l’espressione.

La solitudine silenziosa, però, aveva insegnato a Beethoven un modo nuovo di ascolto che si spingeva ben oltre la semplice capacità di sperimentare nell’immaginazione il suono delle note che si leggono o si scrivono. Mi si affaccia alla mente, in questo contesto, un’espressione misteriosa del profeta Isaia che, parlando di una vittoria della verità e del diritto, diceva: «udranno in quel giorno i sordi le parole di un libro; liberati dall’oscurità e dalle tenebre, gli occhi dei ciechi vedranno». Si accenna così ad una percettività che riceve in dono chi da Dio ottiene la grazia di una liberazione esterna ed interna.

da La Stampa



4 commenti:

  1. Benedetto XVI se ne intende , lui stesso suona il pianoforte e ha qualcosa di dire, poi dopo essere stato eletto per il nuovo papa tutto qualche anno fa il mondo aveva saputo che lui era un gran ammiratore di Beethoven. Io sto con questo papa! E mi piaceva molto anche Giovanni Paolo II.

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  2. Perchè questo papa che drighigna i denti non mi prende?

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  3. Mi piace la musica. Tutta, o quasi... e se accompagnata da riflessioni, è ancor meglio.
    Ciao Al, passa un buon week-end!

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  4. Sapevo di questa predilezione di Ratzinger per Beethoven. Come non condividere? Per me è il massimo, il compositore che ha rotto tutti gli schemi tradizionali, trasferendo nella "Corale" tutta la sua potenza espressiva e anche il suo credo.
    Non a caso "sentì" la necessità di dover aggiungere il coro all'orchestra...è tutto detto!
    Grazie per questo post Aliza, buona giornata.

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