venerdì 13 agosto 2010

viva la gente...

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evviva chi sa amare senza pretendere niente
in cambio



Cento persone in tre giorni sono sbarcate in Salento, ultima frontiera del mare. Vengono dalla Turchia, lungo una vecchia rotta di contrabbandieri dismessa da dieci anni che in quasi 100 ore di navigazione collega Otranto con Smirne. In un decennio sono cambiate le modalità di trasporto per sfuggire ai controlli. Dall’inizio dell’estate sono state scoperte cinque barche a vela utilizzate per il trasporto in Puglia di immigrati irregolari. Domenica sera a Porto Badisco, tre km da Otranto, la Guardia di Finanza ha fermato un veliero insospettabile con 66 immigrati di etnia curda, afghana e iraniana, tra cui molte donne e bambini. Ciascuno di loro ha pagato 5000 euro il viaggio della speranza. Ieri 42 cittadini afghani, tra i quali 15 donne e sette bambini, sono stati bloccati dai finanzieri a 8 km da Gallipoli. I piloti, di cittadinanza turca, sono stati arrestati, si sta indagando per stabilire se gli scafi siano stati rubati.

«Negli ultimi tre mesi sono avvenuti almeno una decina di sbarchi nel Salento – spiega don Maurizio Tarantino, direttore della Caritas diocesana Otranto - con 680 immigrati provenienti dall’Estremo oriente. La situazione preoccupa e le autorità prevedono altri arrivi». Lo conferma il protocollo d’intesa che ha riattivato la rete di solidarietà locale, siglato otto giorni fa dalla prefettura di Lecce con Comune, Provincia di Lecce, Asl, Croce Rossa e tutte le Caritas provinciali per riaprire il centro di accoglienza idruntino «Tonino Bello». Lì avviene la primissima accoglienza, poi i migranti vengono trasferiti al Cie di Bari per l’identificazione.

«Abbiamo scelto di essere presenti – commenta don Maurizio – per dare soccorso e conforto a questi nuovi arrivi, soprattutto famiglie, donne e bambini. Sono di passaggio, la meta è la Germania».

da Avvenire

4 commenti:

  1. Stando ai TG principali e a quello che dicono i ministri della Repubblica stretti attorno a B, notorio difensore della fede, pare che gli sbarchi siano finiti del tutto e quindi le notizie che riporti siano il frutto di illazioni di preti comunisti

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  2. @ Soffio

    certo...e magari troverà qualche documento compromettente, perchè così "discute" con chi lo contesta...

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  3. Peccato pochi sappiano amare senza volere nulla in cambio!
    Cinzia

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  4. E pensare che la Turchia potrebbe già essere nella Comunità Europea.

    Leggo da wikipedia che la Turchia è "paese membro del Consiglio d'Europa, paese associato alla Comunità Economica Europea dal 1963 e successivamente all'Unione Europea, con cui è in unione doganale dal 1996"

    Mio padre è stato turista in Turchia l'anno scorso e non gli hanno fatto alcun problema di visti o altro.

    Ero convinto che ad un Turco bastasse comprare un biglietto su di un normalissimo traghetto.

    Idiozia burocratica?

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