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I GIORNI SON SEMPRE PIU' BREVI
I giorni son sempre più brevi
le piogge cominceranno.
La mia porta, spalancata, ti ha atteso.
Perché hai tardato tanto?
Sul mio tavolo, dei peperoni verdi, del sale, del pane.
Il vino che avevo conservato nella brocca
l'ho bevuto a metà, da solo, aspettando.
Perché hai tardato tanto?
Ma ecco sui rami, maturi, profondi
dei frutti carichi di miele.
Stavano per cadere senz'essere colti
se tu avessi tardato ancora un poco.
Nazim Hikmet
Versi dolci e malinconici adatti ad accompagnare la stagione in arrivo. Temo il grigiore che ci aspetta...
RispondiEliminaL'autunno è la stagione che più mi piace, nonostante a volte le giornate sia grige...la poesia è perfetta per l'autunno!
RispondiEliminaUn bacione one one
CInzia
Quanto mi piace Hikmet!
RispondiElimina@ Trillina e tutte
RispondiEliminagrazie per il vostro commento e Trillina conoscendo la vita travagliata di Hikmet ancora di più le sue poesie penetrano nell'anima.
Baci a tutte e grazie
Certe attese ti fanno disperare...ma è sempre meglio tardi che mai
RispondiEliminaUna bella poesia, anche se prelude ad una stagione che non amo.
RispondiEliminaUn abbraccio
L'attesa, a volte è tanto lunga che ti scordi cosa attendi.
RispondiEliminaHikmet è un grande poeta.
Sembra malinconica, ma è una poesia piena di speranza...come si suol dire: a lieto fine, un lieto fine che giunge con l'età matura. Bella, proprio bella!
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