martedì 9 novembre 2010

TUTTO IL RESTO E' GIOIA

non mi piace usare l'immagine dei bambini, troppo
facile troppo scontato l'effetto. Ma oggi dopo aver
letto il "Buongiorno"ho pensato immediatamente
alla gioia di un bambino per accompagnare questo
post che è in n. 601



https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiVvTCqr3zFrbCJ58LiAMJndCvJ9Wx-wQr3hLCqNgDiue3a5KFvQF5-7_pUD2TzW9mOVUEOHtpD1Uwg-1Pf-p9cwSQst-UNWtLvZ4_QQ2HPMEF1KRXHitczTf835xtquF_Ywbw14S21KsM/s1600/gioia.jpg
(immagine Google)


Signor Franco Califano, ho appena saputo che lei è un anziano povero e solo, tanto da essersi appellato alla legge Bacchelli che garantisce un sussidio statale agli artisti in disgrazia. Non mi scandalizza l’attenzione mediatica riservata al suo caso, mentre della povertà e solitudine degli anziani ignoti non importa un fico secco a nessuno. E non punterò il dito sui milioni da lei sperperati nel corso della vita in amorazzi, fuoriserie e sostanze assortite: fatti suoi. Ma le canzoni no, sono fatti anche nostri. Una in particolare: «Tutto il resto è noia». Ha idea dei disastri causati da quel manifesto della superficialità umana, che esalta le emozioni a scapito dei sentimenti e considera «noia» qualsiasi cosa non produca una scarica di adrenalina?

Eugenio Finardi provò a metterci una pezza («l’amore è fatto di gioia ma anche di noia») e un Franco più spirituale di lei, Battiato, cercò «un centro di gravità permanente che non mi faccia mai cambiare idea sulle cose e sulla gente», ma ormai era troppo tardi: i materialisti avevano trovato l’inno a cui appoggiarsi per giustificare il loro sfarfallio esistenziale privo di senso, salvo ritrovarsi alla fine della giostra isolati e depressi. Perché quella che lei chiama «noia», Califano, è la vita vera. E non è affatto così noiosa. Noiosi, e un po’ patetici, sono i settantenni che continuano ad abitare il mondo come ragazzini. Da contribuente sono disposto a finanziare la sua vecchiaia, ma a una condizione: se proprio non vuol cambiare registro, cambi almeno il testo.

da Buongiorno di M. Gramellini

7 commenti:

  1. Da contribuente non sono affato disposta a finanziare persone come Califano. Ha vissuto come cicala per una vita, ora che vuole da noi?
    Ci sono anziani che con la pensione minima vivono la loro disperazione senza urlarlo ai quattro venti. Aiutiamo loro, piuttosto, che magari hanno sacrificato una vita al lavoro senza potersi permettere neanche il pensiero di quello che ha vissuto Califano

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  2. Come ti ho già detto le tue foto sono sempre azzeccate. Quando si ì bambini e si gioca spensierati nessuno si immagina cosa ci puo' rioservare il futuro. Mi auguro che il tuo post faccia riflettere molte persone. Ciao Daniela.

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  3. Gramellini è un grande! Sono d'accrodo con lui e con Angelo azzurro: se parliamo di Califano come un povero vecchio pensionato, allora dobbiamo parlare anche di tutti gli altri. I telegiornali non si occuperebbero di altro tanti e tali sono i loro problemi.

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  4. Incredibile...appoggio Angelo Azzurro, decisamente.
    Cinzia

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  5. Spero proprio che non venga accettato nessun sussidio...sarebbe un'ingiustizia nei confronti della comunità e non di meno un'azione immeritevole..!

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  6. Sarà vero? L'interessato nega con fermezza. A Bondi, che dovrebbe esaminare la richiesta, non lo chiede nessuno perché tanto, a parte la fedeltà al capo, non ha mai espresso un'idea vera e pertinente.
    Bah.

    Bello, come sempre, l'accostamento foto-articolo.

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