Ho pena delle stelle
che brillano da tanto tempo,
da tanto tempo...
Ho pena delle stelle.
Non ci sarà una stanchezza
delle cose,
di tutte le cose,
come delle gambe o di un braccio?
Una stanchezza di esistere,
di essere,
solo di essere,
l’essere triste lume o un sorriso...
Non ci sarà dunque,
per le cose che sono,
non la morte, bensì
un’altra specie di fine,
o una grande ragione:
qualcosa così, come un perdono?
F. Pessoa
Che profondità di pensiero...
RispondiEliminaUna bella poesia. Ottima scelta.
RispondiEliminaBuona settimana cara
Una bellissima poesia:)
RispondiEliminaMi è piaciuto molto il blog , passerò altre volte:)
Ciao:)
g.
Pessoa è un grande, questa poesia non la conoscevo.
RispondiEliminaGrazie per averla condivisa!
Un abbraccio alla tua anima inquieta.
RispondiEliminaChe molte molte è proprio di un abbraccio sincero e generoso che abbiamo tutti bisogno.
Credo nell'eticità di un autoabbraccio caldo e benevolente quando ne abbiamo bisogno e non lo troviamo intorno a noi.
Almeno qualche volta, proprio quando è necessario, per darci la spinta e il coraggio di continuare ad osare, cioè a vivere.
Giorgio