venerdì 23 marzo 2012

dietro le apparenze...



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Vivere da soli porta alla depressione

Lo dice uno studio finlandese su un campione di 3500 persone che analizza gli effetti della solitudine sulla popolazione


MILANO – L’uomo è un animale sociale e vivere da soli non è così naturale, anche se ormai sembra essere un trend in piena crescita, coinvolgendo ragazzi, adulti e anziani. Anche quando si è giovani e forti e si vive una vita lavorativa intensa rientrare a casa senza nessuno con cui parlare porta alla lunga a un sentimento di tristezza profonda e a un isolamento pericoloso secondo i ricercatori finlandesi .

RISCHIO DEPRESSIONE - Le persone che vivono la propria vita in solitudine soffrono infatti molto di più di forme depressive rispetto a coloro che vivono in famiglia e la solitudine aumenta dell’80 per cento la propensione a patologie dell’umore. Lo sostiene uno studio finlandese condotto su un campione di 3500 persone che ha seguito i volontari per ben sette anni e i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista BMC Public Health. La ricerca, guidata da Laura Pulkki-Raback dell’Istituto finlandese della Salute Occupazionale, denuncia anche un aumento vertiginoso delle vite solitarie, che negli ultimi 30 anni sono raddoppiate. Negli Stati Uniti e in Gran Bretagna una persona su tre abita da sola, mentre in Canada il 26,8 per cento delle case sono occupate da un solo individuo

L’IMPORTANZA DELLA FAMIGLIA – I potenti effetti collaterali dell’isolamento sociale nelle persone anziane sono stati spesso indagati, rilevando che a una certa età abitare soli può comportare elevati rischi di malattie mentali e di emarginazione e una maggior propensione a patologie invalidanti. Il valore aggiunto della ricerca finlandese sta nel aver sottolineato che la solitudine non è un problema che riguarda solo la popolazione più vecchia. Avere la possibilità di relazionarsi con un famigliare tra le mura domestiche mantiene vivi, regala un supporto psicologico importante e un profondo senso di integrazione sociale. Anche nei casi in cui i famigliari in questione non sembrano usciti dalla pubblicità del Mulino Bianco.

Emanuela Di PasquaCorriere della sera

5 commenti:

  1. Cara Aliza non mi ritengo un esperto di questo ma credo che una ragione ci sia, la solitudine non a tutti piace se anche qualcuna la reclamizza
    presto a tardi la solitudine arriva, e con lei la depressione.
    Buon fine settimana cara amica.
    Tomaso

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  2. Ci sono giorni che non aspetto l'ora che i miei ragazzi escono e anche mio marito per stare un po' da sola.
    Non mi dispiace stare da sola ma CAPISCO che non è la stessa cosa come la solitudine di cui si parla nel tuo post.
    Sue.

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  3. Gran brutta bestia la solitudine..a volte si ha bisogno di stare un pò da soli, di staccare, ma per un momento, un paio di ore, diverso è l'essere soli nel vero senso del termine.. e creo la solitudine sia uno de mali che affligge la ns società...
    Buona domenica
    Cinzia

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  4. Gli uomini non sono fatti per stare soli, ce la hanno scritta dentro la socialità. Per questo dovremmo imparare a ricostruire le reti dei rapporti interpersonali per essere 'famiglia' intorno a chi una famiglia non la ha o non la ha più

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  5. Gran brutta cosa la solitudine,e quando uno ci precipita dentro, come aiutarlo ad uscirne?

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