L'Accenno di un Canto Primaverile
Il vento portò da lontano
l'accenno di un canto primaverile,
chissà dove,lucido e profondo
si aprì un pezzetto di cielo.
In questo azzurro smisurato,
fra barlumi della vicina primavera
piangevano burrasche invernali,
si libravano sogni stellati.
Timide,cupe e profonde
piangevano le mie corde.
Il vento portò da lontano
le sue squillanti canzoni.
A.Blok.
Poesia russa dell'900
Molto belle cara Aliza questa poesia.
RispondiEliminaBuona notte cara amica.
Tomaso
La foto dei piccioni di piazza San Marco in posa è bellissima.
RispondiEliminaBelle le parole di questa poesia.
Un abbraccio
La poesia è rievocativa: leggendola si vede proprio il cielo azzurro...La foto con i piccioni è strepitosa. Ciao
RispondiEliminaLa poesia mi piace molto...ma dimmi la foto della testata del blog l'hai scattata tu?
RispondiEliminaE' super!!!
Cinzia
nooo, l'ho presa da Google immagini, di solito lo specifico, io non so fotografare. Non sono brava come te, ciao
EliminaHai scelto un bella poesia e anche una bella foto!
RispondiEliminaCiao,
Sue.
Primavera? Inverno... siamo in pieno inverno!
RispondiEliminaBella la poesia e belle le foto