martedì 5 febbraio 2013

il bambino


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Elogio dell'infanzia



Quando il bambino era bambino,
era l’epoca di queste domande:
perché io sono io, e perché non sei tu?
perché sono qui, e perché non sono lì?
quando comincia il tempo, e dove finisce lo spazio?
la vita sotto il sole è forse solo un sogno?
non è solo l’apparenza di un mondo davanti al mondo
quello che vedo, sento e odoro?
c’è veramente il male e gente veramente cattiva?
come può essere che io, che sono io,
non c’ero prima di diventare,
e che, una volta, io, che sono io,
non sarò più quello che sono?

Quando il bambino era bambino,
una volta si svegliò in un letto sconosciuto,
e adesso questo gli succede sempre.
Molte persone gli sembravano belle,
e adesso questo gli succede solo in qualche raro caso di fortuna.

Si immaginava chiaramente il Paradiso,
e adesso riesce appena a sospettarlo,
non riusciva a immaginarsi il nulla,
e oggi trema alla sua idea.

Quando il bambino era bambino,
giocava con entusiasmo,
e, adesso, è tutto immerso nella cosa come allora,
soltanto quando questa cosa è il suo lavoro.

Quando il bambino era bambino,
per nutrirsi gli bastavano pane e mela,
ed è ancora così.

Peter Handke

5 commenti:

  1. Se l'ho capita bene è tremenda questa poesia!Infanzia rubata?

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    1. infatti, il poeta ha avuto un'infanzia difficile ed è una figura controversa. Ciao

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  2. Una brutta infanzia è la norma in molti paesi e anche in Italia. Ci sono famiglie allo sbando. Facciamo attenzione ai più piccoli, sono sempre i più indifesi.

    Bacio

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    1. hai ragione, anche questi sono tempi difficili ma sono convinta che il bene più grande sia l'amore. E' che forse non siamo più capaci di amare, di dedicare la nostra vita per il bene della famiglia, dei figli... ho letto il tuo post. Ciao

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