giovedì 21 marzo 2013

poesia dialettale

Fabio Franzin è un poeta che amo molto, le sue poesie sono piene di amore ed esprimono una sensibilità profonda e vera. Fabio vive a Motta di Livenza, prov. di Treviso.






(Nel dialetto Veneto-Trevigiano dell’Opitergino-Mottense)

Marta di Fabio Franzin

Marta l’à quarantatrè àni.
Da vintizhinque ‘a grata
cornìse co’a carta de véro,
el tanpón, ‘a ghe russa via
‘a vernìse dura dae curve
del ‘egno; e ghe ‘à restà
come un segno tee man:
carézhe che sgrafa, e onge
curte, da òn. I só bèi cavéi
biondi e bocoeósi i ‘é ‘dèss
un grop de spaghi stopósi
che nissùna peruchièra pòl
pì tornàr rizhàr. Co’a cata
‘e só care amighe maestre
o segretarie, ghe par che
‘e sie tant pì zóvene de ea,
‘a ghe invidia chee onge
cussì rosse e longhe, i cavéi
lissi e luminosi, chii déi
ben curàdhi, co’ i sii pàra
drio ‘e rece, i recìni. Le
varda e spess ‘a pensa
al só destìn: tuta ‘na vita
persa a gratàr, a gratarse
via dal corpo ‘a beézha.

Marta

Marta ha quarantatre anni. / Da venticinque leviga / cornici col tampone, la carta abrasiva, / con questi umili strumenti frega /  la vernice dura nelle modanature // del legno; e le è rimasto / come un segno nelle mani: / carezze che graffiano, e unghie / tozze, da uomo. I suoi bei capelli / biondi e ondulati sono ormai // un groviglio di spaghi stopposi / che nessuna parrucchiera potrà / più rimodellare. Quando incontra / le sue coetanee, maestre / o segretarie, le trova // tanto più giovani di lei, / le invidia quelle unghie / così rosse e lunghe, i capelli / lisci e luminosi, quelle dita / ben curate, quando se li scostano // dietro le orecchie, gli orecchini. Le / osserva e spesso pensa / al suo destino: tutta una vita / persa a grattare, a grattarsi / via dal corpo la bellezza.

da “Fabrica”, Atelier, Borgomanero, 2009.

5 commenti:

  1. Cara Aliza, leggere una poesia in trevigiano, è stato un vero piacere! Però ti confesso che non ne sono abituate e ho dovuto rileggerla almeno due volte per capire bene.
    Come tu sai sono oltre mezzo secolo che sono l'ontano dalla mia amata terra.
    Ciao e buona serata cara amica.
    Tomaso

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  2. Grazie per la traduzione... molto gentile!
    Una storia bella ... quando si ama il proprio lavoro si dimentica di tutto il resto , l'amore per un' arte rende quasi schiavi.

    Ciao,
    Sue.

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  3. Ho cominciato a leggerla impegnandomi non poco, poi ho visto la traduzione e ti ho ringraziata.
    E' bella la poesia, ma ho trovato una Marta che tristemente porta avanti un lavoro che le ha rubato bellezza e femminilità.

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  4. Par mi l'è semplice lezerla.
    Finora l'ho sempre sentito nominare ma non avevo letto nulla di Franzin. Dalle nostre parti c'è una bella tradizione di poesia dialettale.

    Bacio

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  5. sono felice che vi sia piaciuta, grazie mille dei vostri commenti. Mi piace molto tenere il blog e avere la certezza della vostra presenza mi scalda il cuore... un bacione a tutti

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