anch'io, però la Storia non si ferma. Riusciremo ad uscire dalla crisi politica??
ho cercato nel dizionario e ci stanno tutte le definizioni:
1. (politica) peggioramento, mutamento improvviso, modificazione repentina
2. crollo, decadenza, disfacimento; (economica) stallo, recessione, congiuntura, depressione
3. (all’interno di una coppia, di un partito) difficoltà, squilibrio, scompenso
4. (affettiva, ideologica, spirituale) disagio, malessere, turbamento, inquietudine, smarrimento
CONTR espansione, benessere, prosperità, boom
(Google immagini)
Partito, participio passato
La fine del Partito democratico non è un giorno di festa, neanche per chi ha sempre ironizzato su quell’accozzaglia di accoltellatori narcisisti, tenuti insieme soltanto dal mastice del potere. Bello o brutto che fosse, ed era diventato particolarmente brutto, il Pd rappresentava l’ultimo partito.
L’ultima struttura politica in grado di organizzare congressi e di eleggere un segretario, anziché un padrino o un padrone. Magari un segretario senza carisma e con uno staff mediocre. Ma pur sempre una leadership provvisoria e rovesciabile o, come va di moda dire adesso, contendibile. Pure troppo. Il Pd muore di troppe contese. Non si dissolve per mancanza di dialogo, ma per babelica sovrapposizione di voci.
Alla sua caotica scomparsa fa da contraltare, in queste ore di conclave quirinalizio, la compattezza granitica dei movimenti personali. Non un grillino, un leghista o un berlusconiano hanno finora votato contro gli ordini dei rispettivi capi. E’ questo che vogliamo, in nome della rapidità e della coerenza delle decisioni? Le voci diverse, che negli esecrati partiti della Prima Repubblica raggiungevano in qualche modo l’armonia di un coro, devono lasciare il podio agli assolo dei tenori con claque al seguito? Le colpe dei partiti sono enormi, ma nel momento in cui l’ultimo di essi si inabissa fra gli sberleffi collettivi, permettetemi di riadattare a futura memoria il celebre paradosso di Churchill. La democrazia dei partiti è il sistema peggiore che l’uomo abbia escogitato, esclusi tutti gli altri.
Massimo Gramellini - La Stampa
ho cercato nel dizionario e ci stanno tutte le definizioni:
1. (politica) peggioramento, mutamento improvviso, modificazione repentina
2. crollo, decadenza, disfacimento; (economica) stallo, recessione, congiuntura, depressione
3. (all’interno di una coppia, di un partito) difficoltà, squilibrio, scompenso
4. (affettiva, ideologica, spirituale) disagio, malessere, turbamento, inquietudine, smarrimento
CONTR espansione, benessere, prosperità, boom
(Google immagini)
Partito, participio passato
La fine del Partito democratico non è un giorno di festa, neanche per chi ha sempre ironizzato su quell’accozzaglia di accoltellatori narcisisti, tenuti insieme soltanto dal mastice del potere. Bello o brutto che fosse, ed era diventato particolarmente brutto, il Pd rappresentava l’ultimo partito.
L’ultima struttura politica in grado di organizzare congressi e di eleggere un segretario, anziché un padrino o un padrone. Magari un segretario senza carisma e con uno staff mediocre. Ma pur sempre una leadership provvisoria e rovesciabile o, come va di moda dire adesso, contendibile. Pure troppo. Il Pd muore di troppe contese. Non si dissolve per mancanza di dialogo, ma per babelica sovrapposizione di voci.
Alla sua caotica scomparsa fa da contraltare, in queste ore di conclave quirinalizio, la compattezza granitica dei movimenti personali. Non un grillino, un leghista o un berlusconiano hanno finora votato contro gli ordini dei rispettivi capi. E’ questo che vogliamo, in nome della rapidità e della coerenza delle decisioni? Le voci diverse, che negli esecrati partiti della Prima Repubblica raggiungevano in qualche modo l’armonia di un coro, devono lasciare il podio agli assolo dei tenori con claque al seguito? Le colpe dei partiti sono enormi, ma nel momento in cui l’ultimo di essi si inabissa fra gli sberleffi collettivi, permettetemi di riadattare a futura memoria il celebre paradosso di Churchill. La democrazia dei partiti è il sistema peggiore che l’uomo abbia escogitato, esclusi tutti gli altri.
Massimo Gramellini - La Stampa
Che Dio ce la mandi buona, Al! Buona domenica, ciao
RispondiEliminaSinceramente nn lo so...nn so più che dire e pensare...
RispondiEliminaBuona domenica, ciaoooo!
Ci
RispondiElimina♪♫ Boa semana!
ღ° Beijinhos do Brasil ღ
¸.•°♡♡⊱彡
Sono delusa e confusa!
RispondiEliminaSue.
Ha ragione Gramellini. Siamo messi proprio male.
RispondiEliminaBacio
Buon 25 aprile!
RispondiEliminaUn abbraccio forte cara
Gramellini scrive chiaramente la situazione: da una parte dei capi, veri e propri boss,magari anche datori di lavoro, e dall'altra un partito con un'organizzazione un po' difettosa, ma con tanti pregi dove li idee non vengono imposte, ma discusse. Il tutto, o ormai "rara avis". Speriamo di faccela!, auguri a Lett e, soprattutto, a noi italiani.
RispondiElimina