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Silenzi
D’estate, nel silenzio dei meriggi,
sopra la terra esausta ed assopita,
incombe il peso d’una enorme assenza.
Ma dai grandi silenzi dell’inverno,
sopra la terra rispogliata e nuda,
infinita certezza si disserta.
Tutto perdemmo: fu sprecato il tempo
Sì breve del fiorire, ma ora il cielo,
non più velato dalle foglie, immenso,
di luce inonda gli orizzonti, e nulla
fuorché il cielo è vivente sulla terra,
una più vera vita è in questa morte.
Lalla Romano
E' triste questa poesia!
RispondiEliminaCiao e buone vacanze.
Come dice Anna-Marina è un po' triste, ma mi piace pensare che ci sia uno slancio di vita dopo queste parole.
RispondiEliminaUn abbraccione cara
Triste, sì. Ma con il seme della speranza.
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