mercoledì 8 ottobre 2014

dove sono le bambine??



mi spaventa e preoccupa molto questa situazione... ricordo quando d'estate in famiglia, tutti erano più rilassati, ricordo la voce di mia madre o di una zia: dove sono le bambine? mi rendo conto ora ripensandoci che per tutte loro adulte, noi bambine eravamo qualcosa di delicato, prezioso, sicuramente qualcosa da custodire e proteggere. Sono finiti quei tempi? Chi custodisce queste bambine e soprattutto chi le sfrutta e mercifica come qualsiasi altro oggetto?? lo sappiamo lo sappiamo... allora perchè lasciamo che accada??


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GRAZIA LONGO
ROMA

Lolite a tratti ingenue, a tratti disincantate che si vendono online, nei festini delle discoteche o fuori dai locali più fashion della capitale. Adolescenti con storie difficili alle spalle, ma anche altre cullate in un ambiente economico borghese e quasi ricco, seppur povero dal punto di vista etico e sociale.
È drammaticamente impietosa la fotografia della prostituzione minorile che emerge da una maxi inchiesta della procura di Roma sulla crescita esponenziale del fenomeno. Non stiamo parlando dell’inchiesta sulle tristemente note baby squillo dell’esclusivo quartiere Parioli, ma di un fenomeno con numeri da capogiro.

Negli ultimi dodici mesi le baby prostitute risultano 190, mentre lo scorso anno erano appena (si fa per dire) 35. In altri termini, si è registrato un incremento del 442% . Avete letto bene: la diffusione di questa piaga sociale è quasi 5 volte superiore all’anno scorso. E non finisce qui. Come non bastasse già questo dato, l’inferno a luci rosse è destinato a lievitare oltre misura. Le previsioni del pool fasce deboli, guidato dal procuratore aggiunto Maria Monteleone, fanno paura. Si ipotizza, infatti, un’ulteriore crescita del fenomeno del 146% per il 2015.

Il focus della procura di Roma comprende l’intero distretto della Corte d’Appello di Roma, in sostanza l’intera Regione Lazio. Ma gli episodi sono concentrati nella capitale per ben il 90% dei casi. Ampio e vario lo spaccato dei clienti, che oscilla dai facoltosi imprenditori, a studenti poco più giovani delle ragazzine, a uomini pronti a spendere cifre tra i 100 e 1000 euro, ma anche molto di più, per accompagnarsi a ragazzine magari fisicamente procaci, ma che in realtà sono poco più che bambine. Con tutti i danni psico-fisici che devastano queste giovanissime prede di maschi indifferenti alla loro minore età. E se la stragrande maggioranza delle ragazzine si vende nella capitale, la seconda città che si impone in questa «black list» del sesso vietato è Civitavecchia.

da La Stampa di oggi

3 commenti:

  1. Tante volte bisogna maturare per capire le nostre mamme e le loro preoccupazioni...
    Ora che pure noi siamo passati su tutto questo ci rammentiamo spesso.
    Ciao e buona serata cara Aliza.
    Tomaso

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  2. Trovo aberrante che ciò accada.

    Un abbraccio cara

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  3. Che tristezza! Le ragazze vogliono soldi subito, tanti e facili per essere sempre al passo con la moda, con le amiche facoltose o altrettanto vogliose di ricchezze e divertimento. Gli uomini, che schifo, come possono guardare, toccare con desiderio corpicini (perchè comunque sono corpicini che si affacciano alla vita adulta) che dovrebbero solo ispirare tenerezza. I ragazzini perchè non vanno a farsi una sana partita di pallone? Molto spesso penso che se certe notizie non fossero propagandate attraverso i media, forse, in molti non sarebbero "ispirati". Ciò vale per ogni tipo di delinquenza dalla prostituzione ai furti, agli omicidi, alle violenze. Ma bisogna fare notizia e allora...via con i particolari detti e sottolineati con interviste, foto, video in ogni TG. Il dio denaro, il dio piacere a tutti i costi, il dio del non amore....siamo un popolo di politeisti!

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