sabato 7 giugno 2008

tristezza

Oggi sono triste, troppi giornali, telegiornali, commenti senza
speranza per una società che non mi piace, per un mondo che
va a rovescio. Vedo le sofferenze di un padre nel letto di morte,
le figlie al capezzale impotenti...... e questa poesia che in altri
momenti ho definito triste oggi sento vera. Ho bisogno di
alzare gli occhi e di ripetermi Dio ti ama ed ama ogni uomo.
Ho bisogno di credere che tutto ha un senso, che la sofferenza
è una prova, che la vita è eterna.


E NON CHIEDERE NULLA

Ora invece la terra
si fa sempre più orrenda:

il tempo è malato
i fanciulli non giocano più
le ragazze non hanno
più occhi
che splendono a sera.

E anche gli amori
non si cantano più,
le speranze non hanno più voce,
i morti doppiamente morti
al freddo di queste liturgie:

ognuno torna alla sua casa
sempre più solo.

Tempo è di tornare poveri
per ritrovare il sapore del pane,
per reggere alla luce del sole
per varcare sereni la notte
e cantare la sete della cerva.
E la gente, l'umile gente
abbia ancora chi l'ascolta,
e trovino udienza le preghiere.

E non chiedere nulla. David Maria Turoldo




2 commenti:

  1. Bellissima questa poesia...
    Se qualche volta ti senti sola, non c'è niente di meglio che allacciare delle amicizie cosiddette virtuali...
    lo sai perchè?
    Perchè chi conversa con te come sto facendo io non si aspetta nulla in cambio...
    ricorda in me puoi trovare una buona amica che ti saprà ascoltare...
    baci

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  2. Ti ringrazio cara Daniela, è vero parlare esprimere i propri sentimenti è di grande aiuto. Trovare poi degli amici sensibili disposti a condividere è un dono, oggi sto meglio, ciao A.

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