venerdì 26 settembre 2008

i bei tempi di Peter Pan



Le favole di mamma

Scrive una lettrice milanese, piuttosto sconvolta. «Sto portando mio figlio a scuola con il tram. Dietro di me una donna grida ai quattro venti la trama del film che ha visto la sera prima al cinema: “E allora il papà va a prendere la mamma, la porta in un bosco e le fa un po’ male". Poi continua a raccontare, fino al momento in cui il protagonista uccide i propri figli. A quel punto sento una vocina che la interrompe: "Perché ha ammazzato i bimbi e non si è ammazzato lui?". Così scopro che la tipa che racconta a squarciagola è una mamma e le ascoltatrici le sue figlie, di 8 e 10 anni circa. Ma il bello è la risposta: "Sai, il papà era stressato, non li vedeva da un sacco e gli voleva troppo bene: se si ammazzava lui, poi loro erano senza papà, invece così…" Io mi giro per incenerirla e vedo una mamma giovane e carina, benvestita, che mi sorride con lo sguardo soddisfatto e complice di chi ha appena dato una lezione d’amore, di cinema e di vita alle sue figlie e a tutto il tram».

La storiella è una miniera di spunti per i teorici della decadenza dei costumi. A me, che resto comunque un ottimista (forse perché viaggio poco in tram), colpisce soprattutto l’impoverimento del linguaggio. Non sono finite le favole. Sono finite le parole. Quelle cucite apposta per i più piccoli. Oggi si mastica un unico idioma digeribile da tutti i palati, grandi e piccini. L’equivalente semantico del Big Mac. Non solo quella mamma non sa «di cosa» parlare a sua figlia. Non sa «come» parlarle. E questo, per certi versi, mi sembra ancora più grave.

da La Stampa

ho già detto e ridetto che mi piace Gramellini, ancora di più oggi.

6 commenti:

  1. Una "favola" (ma si può chiamare favola?) allucinante.
    Forse sono morte le favole!

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  2. sergio
    ma noi le manteniamo in vita, le raccontiamo per mantenere viva la fantasia, ciao A.

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  3. La mamma non ha raccontato una favola,ha detto solo idiozie,davanti a dei bambini.

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  4. stella
    si piuttosto triste, povere bambine. Ma ha fatto bene il giornalista a mettere in evidenza il problema. Il fatto che la TV non tenga conto dei bambini è grave, poi ti dirò anch'io preferisco seguire le notizie alla radio perchè le immagini dei TG alle volte mi disturbano. C'è sempre poi qualcuno che mi racconta quello che hanno visto alla TV, per esempio i bambini di Gravina di Puglia, l'omicidio di Garlasco...ecc. ti saluto A.

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  5. Ho letto il tuo post a voce alta alla mia famiglia. Tempi, quelli di oggi, pieni di vuoto, in cui molti genitori non sanno proteggere neppure l'innocenza dei propri figli, che dovrebbe essere sacra e durare il più a lungo possibile. Ciao

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  6. trillina, veramente preziosa l'innocenza dei bambini e beati quei bambini che hanno una famiglia che li protegge e che sa raccontare loro delle fiabe. Favole piene di simboli che dolcemente parlano loro anche di verità profonde, ti ringrazio di avermi fatto entrare nella tua famiglia. Un bacione a tutti A

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