mercoledì 8 aprile 2009

perchè si ripeterà sicuramente...

siamo tutti in pericolo

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DARE ATTUAZIONE AL PIANO DI MESSA IN SICUREZZA
Non è il sisma a uccidere ma la casa che ci cade addosso
ANTONIO MARIA MIRA
Si può prevedere un terremoto? Purtroppo ancora no. Si può prevenire un terremoto?
Questo sicuramente sì. Non lo diciamo noi ma tutti gli esperti intervenuti ieri, da Guido Bertolaso a Enzo Boschi a Giuseppe Zamberletti. Non lo dicono da ieri.
Lo ripetono, quasi lo urlano da anni. Si sa già come fare. Lo si sa da tempo. Non servono nuovi studi. Le parole chiave sono semplicissime: ' messa in sicurezza'. Nessuna nuova scoperta scientifica ma solo buona pratica di costruzione. Roba da ingegneri più che da geologi, anche se questi servono per dare preziose indicazioni. Ma servono norme che indichino, anzi obblighino, a costruire, o a risanare, in questo modo.
Perché con scosse molto più potenti non succede nulla a San Francisco o in Giappone?
Quello abruzzese è stato un terremoto forte ma non fortissimo. Il 5.8 della scala Richter del sisma di ieri è 30 volte inferiore – sì avete letto bene proprio 30 – di tante scosse che in Giappone hanno provocato solo lievi danni.
Già perché non è il terremoto che uccide ma la casa che ci cade addosso. Ci spiega un ingegnere: « Sotto un sisma forte crolla quello che non può non crollare » . E se cade vuol dire che era fatto male per quel posto, per quel rischio. E il rischio è ben noto. Non ci sono alibi. Invece ci vogliono i terremoti per accorgersi del problema. Ci vuole l’emergenza. Ma poi si dimentica in fretta, affidandosi alla solita buona stella. Tocca a una nuova scossa ricordarci drammaticamente che l’Italia si trova in quel ' triangolo di fuoco' ad alta sismicità che comprende anche Grecia e Balcani.
Certo per mettere in sicurezza tutti gli edifici di soldi ne serviranno tantissimi. Ma almeno si cominci dalle zone più a rischio. Soldi spesi bene. Un piano per la vita. Inoltre, e non ci sembra un elemento da sottovalutare, capaci di innescare risvolti positivi per un settore, quello dell’edilizia, che si trova in difficoltà.
Potrebbe davvero essere questo uno dei cardini principali di un ' piano casa' da attivare al più presto.
Ora si applichi rapidamente la nuova normativa e si spenda Quanto serve. Fino in fondo. Certo di soldi ne serviranno tanti. Si cominci almeno dalle zone più a rischio Fondi spesi bene Un piano per la vita

8 commenti:

  1. Buongiorno Aliza cara...
    Si può certamente prevenire. Lo dice la realtà di altri paesi a forte pericolo sismico nei quali una scossa tutto sommato non distruttiva nel senso più stretto del termine come quella dell'Abruzzo non avrebbe provacato tutti i morti e le devastazioni che sono sotto i nostri occhi.

    Chissà se chi legifera ne terrà conto?

    Ti lascio un abbraccio cordiale!

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  2. Gironzolavo tra' i vari blog ed eccomi qui..Un saluto ed una buona giornata..Dual.

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  3. l'Italia è un paese sismico, e come dici nel post, non da ora si sa cosa bisogna fare...
    perchè bisogna fare la fine dei topi per renderci conto che non è stato fatto nulla?!
    S. Giuliano, L'Aquila, Friuli. Assisi,ecc. ecc.
    chi sarà il prossimo?
    Un abbraccio

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  4. Hai focalizzato bene il punto su cui si dovrebbe centrare l'attenzione: prevenzione è la parola magica. Certo, si parla d'investire parecchi soldi su progetti antisismici, ma è bene iniziare a farlo, siamo già in ritardo rispetto a paesi esteri che vivono lo stesso problema.

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  5. Aliza,hai colto nel segno.
    Prevenire si può e si deve, senza aspettare oltre.
    Il nuovo piano casa che il governo sta varando, dovrebbe tenere conto di questa improrogabile esigenza,visto che l'Italia è notoriamente zona sismica.
    Speriamo...

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  6. Speriamo Aliza che i buoni propositi che fioriscono in questi giorni non rimangano tali. Tuttavia non è proprio vero che non si possono prevedere i terremoti. Se chi di dovere avesse ascoltato le segnalazioni di Giuliani invece di denunciarlo per procurato allarme, sicuramente le vittime sarebbero state di meno e non si dovrebbe piangere sopra il latte versato. Temo tuttavia che anche questo evento, come altri, sia sfruttato da certi politici per fare campagna elettorale, anche se spero di sbagliarmi

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  7. Beh, messa in sicurezza non è una cosa così semplice. In Giappone hanno ricostruito a norme antisismiche dopo che tutto è crollato a causa dei foti terremoti che colpiscono la zona. In Abruzzo sono crollate un sacco di case quasi millenarie.

    La cosa che colpisce sono gli edifici moderni -costruiti, in teoria, a norma antisismica- che si sono sbriciolati come grissini.

    Speriamo che, questa volta, ricostruiscano come si deve.

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