lunedì 19 ottobre 2009

Jerzy Popieluszko

Storia recente...

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A venticinque anni dall'uccisione di padre Jerzy Popieluszko

Egli però non era un attivista sociale o politico, ma un sacerdote cattolico fedele al Vangelo. Quanto proclamava era contenuto nella dottrina sociale della Chiesa, negli insegnamenti di Giovanni Paolo II e del defunto primate polacco cardinale Stefan Wyszynski. Ma poiché ogni sistema totalitario si regge sulla paura e sull'intimidazione, e invece padre Jerzy liberava la gente dalla paura del sistema, era considerato dai comunisti un nemico mortale.
Il caso del cappellano di Solidarnosc è un esempio eloquente di come la lotta con la religione prevedesse anche l'eliminazione fisica dei "nemici".
Il 24 settembre 1984 i capi dei servizi segreti polacchi presero la decisione di chiudere definitivamente il "caso Popieluszko". Furono preparate più varianti: il primo attentato compiuto il 13 ottobre durante il viaggio da Danzica a Varsavia non riuscì, il secondo sì. E il 19 ottobre il prete fu rapito, torturato e buttato nella Vistola. Gli assassini - Piotrowski, Chmielewski, Pêkala - facevano parte dei reparti speciali del Ministero degli Interni. I membri dei reparti speciali - persone profondamente indottrinate, convinte di agire per il bene del sistema comunista e della patria - erano destinate per le azioni particolarmente "sporche" e "delicate". Per essi assassinare un prete, nemico ideologico, era una cosa normale, e - più ancora - lodevole.Così lo fecero con inaudita brutalità anche in odio alla fede che il prete rappresentava. Dobbiamo aggiungere che i veri mandanti del delitto, raccontato con macabri dettagli dagli assassini nel corso di un drammatico processo, non furono mai giudicati.

Dall'Osservatore Romano

2 commenti:

  1. la storia di Jerzy Popieluszko, non è l' unica. I sistemi totalitari hanno sempre l'interesse di far tacere le voci che sono contro.

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  2. Il potere teme le anime nobili che con il loro coraggio hanno la forza di convincere il popolo ad aprire gli occhi. E per questo quanti ancora dovranno morire sotto i regimi totalitari? E' una violenza senza fine ancora oggi.

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