mercoledì 3 febbraio 2010

chi ha paura di vivere??

che tristezza scoprire che questo" grande sapiente" dei
nostri giorni è un bluff, un clown debole e rinunciatario.




http://www.centoiso.com/public/img/opinioni%20di%20un%20clown.jpg
(Google immagini)


MAL DI MORGAN

Pur non essendo né bello né intelligente come lui (lo scrivo senza ironia), vorrei dire che nella sua ultima intervista, solo parzialmente smentita, Morgan sostiene il falso. Non è vero che la cocaina sia il miglior antidepressivo. Non è vero che ci si possa fare di crack senza conseguenze per l’organismo. Non è vero che la droga migliori la qualità delle percezioni: sull’immediato, forse, ma alla lunga ti trasforma in un morto vivente. Mi rendo conto che le sue parole siano più originali e trasgressive delle mie. E che la fonte da cui provengono - una persona colta e sensibile - le renda più autorevoli che non se a pronunciarle fosse stato un Corona. Ma un personaggio televisivo non è solo un artista: ha responsabilità maggiori perché comunica direttamente con un pubblico spesso sprovvisto di filtri culturali.

È triste che Morgan faccia finta di non rendersene conto, trincerandosi dietro la maschera narcisista del maledetto. E sarebbe ancora più triste se pensasse sul serio ciò che ha detto. Davvero può credere che la cocaina lenisca il mal di vivere? A cosa gli è servito il suo talento, se non sa che il corpo è un tempio da rispettare e che per sfondare la corazza di dolore che ci impedisce di entrare in contatto con la nostra anima non servono le sostanze psicotrope, ma il desiderio innato in ogni uomo di trovare un punto di equilibrio interiore, senza scappare all’inseguimento di emozioni superficiali, amori distruttivi e gesti fintamente provocatori? In un mondo di cervelli addormentati - dalla droga, dalla paura, da certa tv - la vera provocazione, oggi, consiste nel «farsi» di vita.

da Buongiorno di M. Gramellini

8 commenti:

  1. Mai piaciuto Morgan. Nè come artista, nè come persona. E queste dichiarazioni mi confermano la mia non stima nei suoi confronti.
    Ciao Al

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  2. Non seguo le vicende di questi personaggi!
    Però simili dichiarazioni sono nefaste.

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  3. E' un personaggio molto particolare...a me personalmente nn piace.
    Cinzia

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  4. Credo che Gramellini abbia ragione: queste persone devono rendersi conto che, purtroppo, hanno un grande ascendente sui giovani e giovanissimi. Quello che mi dispiace di più è proprio quest'ascendente: alcuni ragazzi vivono proprio per ascoltare, imitare, adorare "artisti" Come Morgan. Spero solo che la TV non ne parli più, perchè se no si continua a diffondere un messaggio negativo.

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  5. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  6. Per esprimere il mio pensiero, dovrei riportare le parole di TRILLINA che condivido totalmente.

    Morgan, che ha indubbie potenzialità, mi fa pena come qualunque schiavo. Schiavo, dipendente, quindi insicuro.

    In concreto uno che SEMBRA in virtù di cocaina. Un povero ragazzo che poteva essere e non è. Mi spiace per lui e per le ragioni sacrosante espresse da Trillina.

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  7. Morgan non fa impazzire neppure me.
    Ed è pure vero che molti dei consumatori di televisione non sono dotati di adeguati filtri culturali.
    Ci terrei, inoltre, a sottolineare che, probabilmente, aveva ragione C. Popper dicendo che siamo semplicemente inadatti ad essere esposti alla televisione ed ai suoi inganni.

    Ma non riesco a dimenticarmi che Albert Hoffman è morto a 102 anni e Timothy Leary a 76 ed entrambi anno scritto e fatto i conferenzieri fino all'ultimo, pur avendo nella vita fatto uso di varie sostanze psicotrope.

    Senza voler fare apologia di alcunché: e se il nostro non avesse tutti i torti?

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  8. Guarda quando ho sentito la notizia ho pensato che avesse davvero superato il limite. Non si può dire tutto quello che ti passa per la testa. Hai anche una figlia!

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