sabato 27 marzo 2010

la domenica delle palme



















Il giorno seguente, la grande folla che era venuta per la festa, prese dei rami di palme e uscì intorno a lui gridando: "Osanna! Benedetto colui che viene nel nome del Signore, il re d'Israele!"

Gesù, trovato un asinello, vi montò sopra, come sta scritto: "non temere figlia di Sion! Ecco, il tuo re viene, seduto sopra un puledro d'asina".

(Gv 12, 12-15)


Cristo entra nella città cavalcando un asinello, secondo quando annuncia il profeta. Alle sue spalle si erge il monte degli Ulivi da cui è sceso per entrare in Gerusalemme. Nella sinistra ha un rotolo "sul rotolo di me è scritto che io faccia la tua volontà" (Sal 40, 8-9). Egli sta andando a compiere la volontà del Padre. Gli apostoli non comprendono e si guardano l'un l'altro. Davanti a tutti Giovanni e Pietro, vestito di giallo, segno del suo rinnegamento. Tra i personaggi che acclamano Gesù ci sono molti ricchi che si riconoscono per il loro abbigliamento ma solo un bambino, figlio di poveri, mette un mantello sotto la cavalcatura del Signore; i "piccoli" accolgono il Messia. Sullo sfondo Gerusalemme con il tempio al centro svettante per le sue ampie cupole e sulla roccia una quercia, simbolo della Chiesa, che colma il vuoto tra il monte di Dio, la montagna messianica posta a sinistra, e la città di Sion, posta sulla destra, simbolo dell'umanità. In diverse icone classiche Gesù è raffigurato con la propria persona rivolta verso gli apostoli con il volto verso Gerusalemme, nella tavola di Argüello il Nazareno si volta a guardare il gruppo di apostoli che rappresentano il popolo nuovo.

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