venerdì 24 giugno 2011

poesia

http://www.repubblica.it/2008/10/sezioni/arte/gallerie/van-gogh-gall/van-gogh-gall/esterne141524351410153240_big.jpg




È piú acuto lo sguardo dei poeti.

È un giardino di casa per loro la natura.

In un’oscura selva gli altri uomini
cercano brancolando un’ardua via.
E l’unico bagliore, che come una favilla
effimera illumina talvolta il loro andare
di notte, è una breve sensazione
di magnetica occasionale vicinanza:
fugace nostalgia, fremito di un attimo,
sogno dell’ora del tramonto, gioia
immotivata che d’improvviso corre
nel cuore e d’improvviso fugge.

Costantino Kavafis

3 commenti:

  1. Una bella poesia.

    Un abbraccio cara e buon pomeriggio!

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  2. NN la conoscevo, molto bella...
    Un abbraccio
    Cinzia

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  3. che dolcezza di sentimenti,
    che morbide pennellate,
    grazie

    potrei mettere la tua immagine floreale nel mio sito
    "poesieinsmalto"?

    se vuoi ti aspetto grazie

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