venerdì 24 giugno 2011
poesia
È piú acuto lo sguardo dei poeti.
È un giardino di casa per loro la natura.
In un’oscura selva gli altri uomini
cercano brancolando un’ardua via.
E l’unico bagliore, che come una favilla
effimera illumina talvolta il loro andare
di notte, è una breve sensazione
di magnetica occasionale vicinanza:
fugace nostalgia, fremito di un attimo,
sogno dell’ora del tramonto, gioia
immotivata che d’improvviso corre
nel cuore e d’improvviso fugge.
Costantino Kavafis
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Una bella poesia.
RispondiEliminaUn abbraccio cara e buon pomeriggio!
NN la conoscevo, molto bella...
RispondiEliminaUn abbraccio
Cinzia
che dolcezza di sentimenti,
RispondiEliminache morbide pennellate,
grazie
potrei mettere la tua immagine floreale nel mio sito
"poesieinsmalto"?
se vuoi ti aspetto grazie